rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sport

Verona ha troppa fame per l'Unieuro: Forlì sbranata 84-59

La Tezenis si svela top team e raggela l'acciaccata Forlì, in partita per un tempo. Con Blackshear fuori dal match, la resa offensiva, in vista del match salvezza con Jesi, allarma.

La condizione fisica precaria, un avversario che con la metà classifica c'entra davvero nulla. Tutte buone ragioni per pensare che sarebbe stato complicato giocarsela in casa della Tezenis Verona. Quanto fatto dall'Unieuro – al netto della grinta comunque, a tratti, dimostrata – è stato però francamente al di sotto delle attese. Forlì ha tentato di salire sulle montagne russe e solo grazie al cuore, alla difesa e ai cesti di Paolin e Crockett, ha retto per poco più di un tempo le bordate scaligere. Sotto di 19 a metà secondo periodo, la Pallacanestro 2.015 è risalita a -8 al 25' (47-39), per subire, a mani basse, lo strappo fatale dato dalle triple di Robinson e dal predominio, per intensità e fisico, dei lunghi gialloblu (Brkic, Diliegro e un ottimo Pini). Senza Blackshear (fuori dal match per problemi fisici e per falli commessi) ad allarmare è l'incapacità Unieuro di trovare la via del canestro. Un ingrediente base da recuperare entro giovedì quando al PalaGalassi sarà altra partita salvezza con Jesi.    
 
La partita – Il colpo d'occhio al Palas non è esaltante: senza il tifo forlivese per la poco condivisibile scelta del Prefetto di vietare la trasferta ai biancorossi, lo scontro nella pancia della classifica non esalta i veronesi, in neanche 2.000 al PalaOlimpia. Verona affamata e pronta a risalire la classifica in zone che più le competono, parte vogliosa. L'Unieuro pur tra mille acciacchi, non vuol far da vittima predestinata. Il 6-6 di Rotondo (2'50”) è la risposta alle corride di Frazier, punta nella Verona che corre il verbo del neo coach Dalmonte. Forlì trova il sorpasso con assist di Seba ancora per Rotondo: 8-10 (4'). Che il pivot dei romagnoli sfrutti al massimo i giochi dentro-fuori è campanello d'allarme per la difesa gialloblu, subito riposizionata con l'ingresso di Pini. Crockett che entra in partita con prepotenza (cesto e supplementare, 12-13, 6') è l'ultimo sussulto di gioco forlivese. Dalmonte aggiunge anche i centimetri ed esperienza di Brkic e la partita svolta clamorosamente. Le cautele tecniche su Black (alle prese con noie muscolari) inducono Garelli a giocarsi il quintetto basso con Ferri, Vico e Paolin. La rapidità romagnola si schianta contro la solidità di Pini, Boscagin e la forza di Dawan Robinson. Tra perse (saranno 13 al 20') e un crollo delle percentuali Verona stacca il primo biglietto vincente 24-17.

Continua nella pagina successiva ====>

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verona ha troppa fame per l'Unieuro: Forlì sbranata 84-59

ForlìToday è in caricamento