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Fulgor, Vucinic: "Ritrovato lo spirito. I fischi a Freeman? Comprensibili"

Il tecnico prova comunque a vedere il bicchiere mezzo pieno nella sconfitta patita da Veroli. E nei fischi a Freeman del primo tempo. Intanto scoppia la “grana” Poletti.

“Avessimo avuto i tre ragazzi che abbiamo messo fuori squadra lunedì (Trapani, Wanamaker e Lestini ndr), non so come sarebbe finita. Certo è che a Bologna non s'è vista una squadra, stasera sì”. Non è felice Nenad Vucinic – impossibile dopo una sconfitta, la quinta che oltretutto vale l'ultimo posto – ma certo è più sereno del coach versione statua di sale dopo la batosta in casa Conad. “L'approccio – continua il tecnico – stavolta è stato buono, purtroppo alcuni tiri non sono entrati e abbiamo perso fiducia poco a poco. Abbiamo cominciato a commettere errori e il linguaggio del corpo di alcuni giocatori non era quello giusto”. Chiaro riferimento a Austin Freeman, tanto abulico nel primo tempo da esser fischiato. “Nell'intervallo ho detto a Austin che il pubblico aveva tutto il diritto di fischiarlo: la situazione non era facile per nessuno ma lui era in quel momento l'unico in campo a soffrirne. Purtroppo Austin ha un grandissimo talento ma a volte cade in questo genere di problemi, forse legati alla giovane età. Risolti, sarebbe in Nba”. Freeman si ripreso nel secondo tempo e con lui tutta Forlì. “Soprattutto nell'ultimo quarto abbiamo recuperato intensità e spirito. Alcune scelte non ci hanno premiato mentre Veroli è stata brava a punirci. Ora attendiamo di avere un nuovo assetto ma resta il fatto che io credo in questa squadra al 100% e so che faremo altre 10 ottime partite”.

Dunque, la parola magica: “mercato”. Mentre Thomas Coleman potrebbe arrivare a Forlì martedì o mercoledì (si attende solo il visto dall'Ambasciata USA) a latere, scoppia la grana Poletti. Mitch sarebbe infatti diventato oggetto dei desideri di una diretta pretendente alla salvezza, Sant'Antimo. I campani starebbero tentando il DS di Brindisi, Santi Puglisi, titolare del destino del “Pollo” magari accendendo con Forlì un'asta. L'ideale sarebbe pesassero di più le ragioni del cuore del pivot piuttosto che i soldi perché, se c'è da andare al portafogli, Forlì non è detto trovi granché.

Nando Gentile attacca con i complimenti: “Brava Forlì a tenerci testa nonostante fossero rimaneggiatissimi. Nel primo tempo abbiamo avuto l'approccio giusto, al contrario nel secondo tempo ci siamo rilassati permettendo loro di rientrare. Alla fine abbiamo ritrovato il bandolo anche grazie alla maggior presenza fisica”.

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