Tra sacro e profano, ecco le antiche occasioni che per secoli hanno dato vita alla città. E oggi? Un calendario di ricorrenze molto sentite dai forlivesi.
Sono stati presentati domenica pomeriggio, nell'Abbazia di San Mercuriale, gli ultimi risultati delle indagini di laboratorio sulle reliquie su San Mercuriale
Mussolini non vince ma convince: questo l'esito delle prime elezioni a suffragio universale maschile tenutesi nella "Repubblica pannocchiesca" il 26 ottobre 1913.
Nel 1636 al centro di piazza Saffi sarà innalzato un monumento marmoreo poi rimosso nel 1909, frettolosamente, ma in seguito ad annose polemiche. Era dedicato alla Madonna del Fuoco.
Fino al 1921 in Romagna e in particolare a Forlì era un gioco assai seguito, tanto che a Roma, al Foro Italico, la nostra provincia è rappresentata proprio da lui, il giocatore del pallone col bracciale. Scopriamo insieme come funzionava questo gioco!
In via Maroncelli, un palazzo ha una storia che lo lega ad Aurelio Saffi e alla massoneria forlivese. Simbologie più o meno nascoste lo rivelano ancora.
L'ora legale fu introdotta in Italia nel 1916. La novità non piacque molto all'attento Filippo Guarini mentre i forlivesi non sembravano volersi adattare.
Il culto delle reliquie a Forlì sarebbe un argomento troppo vasto da tratteggiare qui. Ci si limiti a due esempi: un cranio dal passato e delle tavole dal presente.
Fuochi d'artificio e corse di cavalli in piazza tra il 29 e il 30 agosto 1846: è la "Festa del perdono". I forlivesi salutano con entusiasmo l'iniziativa del nuovo Pontefice.
La Forlì curiosa, godereccia e raffinata, frequentava una sala importante in via Tavani Arquati. Una storia tutta novecentesca: sarà abbattuta nel 1997.
Ha 840 anni il monumento più caratteristico di Forlì. Che non è solo un monumento: è un simbolo vivo di una città che ha bisogno di essere più "campanilista".