Al mercato col morto
6 novembre 1719: a Forlì c’è un cadavere nudo in mezzo alla piazza, uno degli omicidi impuniti del tempo
6 novembre 1719: a Forlì c’è un cadavere nudo in mezzo alla piazza, uno degli omicidi impuniti del tempo
Il 26 ottobre si è celebrata la solennità del primo Vescovo di Forlì. Ma talora la festa è indicata al 30 aprile. Ecco perché.
Fine ottobre del 1972: nel grande zuccherificio di via Monte San Michele è appena terminata l’ultima campagna saccarifera della sua lunga storia
Ai partecipanti Gabriele Zelli ha raccontato le parti salienti di tutto ciò e ha consegnato loro il suo volume "Ladino, il bosco e il fiume", che contiene un ampio apparato fotografico di Fabio Casadei,
Il secco e un insolito tepore sono la cifra di quest’ottobre. Nel 1666, le precipitazioni sono chiamate dal Fuoco
Il primo gioco in scatola mai esistito con il quale andare a scoprire la storia e i personaggi della Romagna e in particolare di Forlì
Il tenore angelico si rifiutò di incidere su disco il suo canto. Da Forlì al mondo, la storia di una voce perduta
Fino al 1994, l’ultimo anno di don Bruno Bazzoli alla guida di San Mercuriale, il secolare campanile di Piazza Saffi ha comunicato ai forlivesi le condizioni meteo: 1 rintocco col sereno, 2 se era nuvolo, 3 con la pioggia e 4 con la neve. Nel 1929, l’anno del nevone, da San Mercuriale ne risuonarono ben 5
Il racconto, che si snoda per 238 pagine, è frutto di una intervista che il giornalista romagnolo Mario Russomanno ha realizzato incontrando a più riprese Edda Negri Mussolini
Nell'ottobre 1534 viene emanata la Magalotta, un editto che intendeva portare la quiete nella città ancora divisa tra guelfi e ghibellini
Nel 1717 Giorgio I di Gran Bretagna arriva in città e s’inginocchia davanti alla Madonna del Fuoco
Ad Antonio di Padova, che dal 1221 al 1222 visse per oltre un anno all’eremo di Montepaolo e il 24 settembre di 800 anni fa tenne a Forlì la sua prima predica pubblica, è dedicata la prima cappella a destra all’interno della chiesa del Suffragio, in passato teatro di grandi celebrazioni antoniane
Un atto del 1577 mette nero su bianco un primato antico. E di un altro si fa cenno: che fine ha fatto il guado?
Ottocento anni fa, il 23 settembre 1222 l’allora sconosciuto e giovane frate Antonio rivelò al mondo il suo carisma di predicatore
Sant’Antonio di Padova, uno dei santi più venerati al mondo, nella sua esistenza terrena ebbe un legame con il territorio forlivese
Con l’avvio dei lavori di realizzazione del nuovo parcheggio pubblico Casamorata, si completa la riorganizzazione dell’ex podere Bertaccini, sul cui terreno, a partire dal 1954, sono sorti viale Italia e la scuola elementare Dante Alighieri. Resta da definire il futuro dell’ex lavatoio, per la cui salvaguardia si leva alto il grido di Italia Nostra
La raccolta fondi per la realizzazione del gioco è stata realizzata dal forlivese Simone Valmori e proposta, senza scopo di lucro, in collaborazione con l’associazione culturale “L’agenda filosofica”
Un signore un po’ bavarese un po’ umbro arriva a Forlì e costruisce un meccanismo perfetto. Poi se la dovrà vedere con la “Communità”
Il Pelacano era il primo dei mulini del Canale di Ravaldino in uscita dalla città. In capo all’opificio, costruito alla fine del XIX secolo e inattivo da anni, non risultano vincoli di sorta dal punto di vista storico- architettonico: in teoria si può demolire e rifare tutto, anche se nel rispetto della disciplina edilizio-urbanistica vigente
Il 31 agosto 1784 si inizia a demolire la chiesa di San Francesco Grande che dal Duecento occupava l’attuale piazza delle Erbe. Poi venne Napoleone e completò l’opera
Un bando del 1754 mette nero su bianco quello che a Forlì e nello Stato della Chiesa non porta alla pubblica quiete
Partiamo da una foto del 1935 di proprietà del dott. Franco Fabbri, in cui compaiono case e attività (una merceria e una sartoria) assolutamente inedite e mai viste dalla maggior parte dei forlivesi. La perdita che più di ogni altra pesa nel corpo monumentale di corso Mazzini, è quella di Palazzo Baratti