“Prima retrospettiva dedicata a Wildt in Francia – scrivono le curatrici - questa mostra, organizzata in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, propone una scoperta inedita dell'universo eccentrico e affascinante di questo scultore italiano”
Il primo “scoop” della conferenza di chiusura della mostra Adolfo Wildt - L'anima e le forme, da Michelangelo a Klimt”, tenutasi sabato al San Domenico, è presto detto: la rassegna chiuderà a 60mila visitatori
Che l’arte e la cultura possano costituire un volano per promuovere un territorio è cosa ormai nota. E in questi mesi Forlì nel Cuore, la società di promozione delle attività economiche e produttive del centro storico
Adolfo Wildt in mostra anche per i non vedenti. Esistono altri strumenti, oltre agli occhi, per godere della rassegna internazionale "L'anima e le forme tra Michelangelo e Klimt"
gli Istituti Culturali di Forlì custodiscono il "corpus" di opere più interessante della sua sterminata produzione, le 7 sculture donate nel 1925 alla comunità forlivese da Raniero Paolucci De Calboli in ricordo del figlio Fulceri