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Dopo le violenze al Mercatino, corteo per le vie del centro con centinaia di manifestanti

Un folto gruppo di sigle sindacali, associazioni, rappresentanze d'impresa e partiti ha sfilato lunedì sera per le vie del centro storico, ancora una volta per condannare le violenze che si sono verificate il giorno dell'Immacolata in piazzetta della Misura. In mezzo al Mercatino di Natale, infatti, alcuni militanti di Forza Nuova sono piombati con alcuni bastoni e fumogeni, facendo scoppiare una bagarre contro circa 3-40 “contro-manifestanti” di sinistra che di fatto bloccavano l'accesso ad un banchetto di raccolta di firme di Forza Nuova. La situazione si è risolta solo con l'intervento di un reparto celere della Polizia, distaccato dallo stadio di Cesena e arrivato di gran carriera in piazza Saffi, proprio mentre era in corso la cerimonia di accensione dell'Albero di Natale, col sindaco e i cori dei bambini sul palco.

Già sabato mattina circa una centinaio di esponenti politici e dei sindacati hanno fatto una manifestazione di protesta “a caldo” davanti alla Prefettura. Lunedì sera, intorno alle 18, si è tenuta quindi la più consistente manifestazione anti-fascista, convocata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Diverse centinaia di persone, circa 500-600 secondo le prime stime, si sono ritrovati sul luogo del “fattaccio”, in piazzetta della Misura ed hanno sfilato in via Mameli (sotto l'abitazione di Francesco Minutillo, che domenica mattina ha esposto alla finestra una bandiera fascista della Repubblica di Salò), quindi in corso Garibaldi, piazza Saffi e da via delle Torri fino alla Prefettura. Erano presenti i rappresentanti di tutti i sindacati, il sindaco Davide Drei e il deputato forlivese Marco Di Maio. In piazza Ordelaffi sono stati in diversi ad alternarsi al microfono: dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, a quelli dell'Anpi, fino anche a don Franco Appi, responsabile diocesano per la pastorale del lavoro. La manifestazione si è tenuta sotto la scorta di un consistente servizio d'ordine, che tuttavia non ha dovuto svolgere alcuna attività, essendo filato tutto liscio. Ha preso la parola anche Gianni Cotugno, il sindacalista della Fiom che ha ricevuto un colpo di bastone dai militanti di Forza Nuova.

Hanno partecipato alla nuova manifestazione di lunedì sera Anpi, Arci, Libera, Forli’ Citta’ Aperta, Comitato Difesa Della Costituzione, Unione Degli Universitari, Link Studenti Indipendenti, Liberi e Uguali, Unione Degli Studenti, Rifondazione Comunista, Associazione Mazziniana Italiana, Fondazione Lewin, Associazione Luciano Lama, Istituto Storico Della Resistenza, Cseno, Mille Papaveri Rossi e Alleanza cooperative, Pmli (Partito marxista-leninista italiano). 

Giovanni Zannier, coordinatore dell’Udu Forlì, dichiara: “Gli eventi dell’ultimo periodo sono solo un ultimo segnale di ciò che sta accadendo da tanti anni e che spesso ci si è limitati a sottovalutare, quando invece si tratta di un fenomeno pericoloso e che va contrastato. Il fascismo non è un retaggio del passato, è attuale e colpisce la nostra società, nelle sue diverse declinazioni, ogni giorno.”

Conclude Zannier: ”Crediamo che i luoghi dell’istruzione debbano, oggi più che mai, rappresentare quei luoghi in cui il fascismo non deve prendere piede, in quanto baluardi della democrazia, del rispetto reciproco e di crescita collettiva. Per questo come studenti continueremo a praticare il nostro antifascismo nelle piazze, nelle università e in tutti quei luoghi che verranno minacciati. Ma per fare questo serve rafforzare il fronte antifascista, coinvolgendo sia tutte le associazioni democratiche antifasciste sia le istituzioni, perché è necessario che prendano determinate scelte e difendano la nostra democrazia.”

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