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Riapre finalmente il porticato in piazza Saffi, ma i negozi diventeranno uffici

Gli ultimi due negozi “sopravvissuti” in mezzo alle transenne del palazzo degli Uffici Statali avevano chiuso i battenti a Ferragosto

Gli ultimi due negozi “sopravvissuti” in mezzo alle transenne del palazzo degli Uffici Statali avevano chiuso i battenti a Ferragosto, “La Casina Bianca”, specializzata nell'abbigliamento per bambini, e la storica “Agenzia Ecclesistica”, un negozio storico unico nel suo genere, vecchio di 80 anni. Ora finalmente è stato rimosso il cantiere abbandonato che ha fatto brutta mostra di sé per due anni in piazza Saffi, nel porticato del palazzo dell'Agenzia del Demanio. Tutto si è sbloccato lo scorso maggio quando c'è stato il sopralluogodel Direttore nazionale dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi, poi poco dopo un'interrogazione parlamentare del deputato Marco Di Maio, entrambe le azioni con lo scopo di far partire almeno i lavori e ripristinare il passaggio nel portico pubblico, ricreando così la continuità dei portici verso corso Mazzini.

I lavori, tutto sommato brevi rispetto alla chiusura dei portici, sono durati tutta l'estate ed ora è possibile tornare a passeggiare lì sotto. Ma ora si apre un nuovo fronte: 7 locali commerciali, per un totale di 12 vetrine che si affacciano tra via delle Torri e corso Mazzini diventeranno - secondo i progetti - uffici e sportelli dell'Agenzia delle Entrate e degli altri uffici statali, nel cuore pedonale della città. Ancora una volta quindi si andrà verso la terziarizzazione dei locali commerciali e verso ulteriori "interruzioni" nella sequenza del cosiddetto "centro commerciale naturale" come a volte viene definito il  centro storico, togliendo anche questo "invito" a indirizzarsi a passeggio in corso Mazzini. I timori è che, alla chiusura degli uffici pubblici, aumenterà il senso di desolazioni di questa parte di piazza Saffi.

"Ora è possibile tornare a passeggiare sotto i portici degli Uffici Statali che si affacciano sulla nostra bella Piazza - esordisce il sindaco Davide Drei -. Dopo due anni di attesa è stato rimosso il cantiere che ostruiva il porticato, oggi restituito ai forlivesi in tutta la sua bellezza. Mi ero personalmente impegnato e l'impegno è stato mantenuto.
Lo dico con soddisfazione, non solo perché questo intervento mi stava particolarmente a cuore, ma perché il completamento di quest’opera è l'esempio di un lavoro corale tra istituzioni, enti e tecnici che ci ha permesso di riappropriarci di una porzione importante del centro storico, primo passo di un più ampio intervento di rifunzionalizzazione e abbellimento del Palazzo degli Uffici Statali. Desidero ringraziare innanzitutto Roberto Reggi, già direttore nazionale dell'Agenzia del Demanio che, da me interpellato, si è subito attivato per la rapida ripresa dei lavori, avvenuta nel mese di luglio. Così come l'Agenzia del Demanio della Regione Emilia-Romagna, la Soprintendenza, l'impresa che ha eseguito i lavori, i tecnici e il condominio, che in questi giorni hanno lavorato a ritmo serrato per poter terminare l'intervento in vista degli eventi che dai prossimi giorni animeranno la piazza e le vie del centro, la Notte Verde e la Settimana del Buon Vivere".

Questi i lavori realizzati al portico: ancoraggio strutturale delle lastre centrali poste sull’estradosso del portico in cls mediante la fornitura e posa in opera di tasselli con ancoraggio chimico o malta cementizia espansiva per il fissaggi delle lastre, ripristino di una porzione di pavimentazione di superficie di circa 9,16 mq in marmo del portico risultata danneggiata con avvallamenti del piano di calpestio, mediante sostituzione delle lastre deteriorate prevedendo il rifacimento del massetto di sottofondo e la sostituzione puntuale delle lastre danneggiate; rimozione di vetrine con struttura in ferro e vetri degli ex negozi poste sulle pareti interne del portico che deturpavano le caratteristiche architettoniche del portico, risultando di fatto punti di rifugio di volatili che con i loro escrementi danneggiano i marmi del portico oltre a provocare degrado igienico sanitario; per il ripristino delle porzioni di intonaco ammalorati all’intradosso dei solai si è reso necessario applicare un fissativo eco-compatibile per consolidare intonaci vecchi e friabili; realizzazione di interventi antisfondellamento previsti con sistema certificato; fissaggio con posa in opera di tasselli con ancoraggio chimico di alcune porzioni di marmo di rivestimento poste sulla parete verticale interna del portico, in corrispondenza dell’arco delle campate del portico risultano parzialmente distaccate. Per i lavori ci sono voluti 70 giorni e un importo di 85.000 euro oltre IVA.

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