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Arriva il gelo, appelli per gli animali: "Regalate coperte al canile più vicino. Il calore è ciò che manca di più"

“Anche un rifugio a 5 stelle, gestito dai migliori volontari, è pur sempre una prigione a cui sono condannati degli esseri innocenti - afferma Piera Rosati, presidente Lega nazionale del cane, Animal Protection -. Per quanto gli attivisti si impegnino a fare del loro meglio, quel tipo di vita non può essere paragonata a quella che gli animali potrebbero fare in una casa dove riceverebbero l’amore e il calore di una famiglia tutta per loro.

L’emergenza sanitaria da Covid-19 sta nuovamente mettendo a dura prova tutta l’Italia ma i volontari Lega nazionale del cane non si fermano. Anche in questo periodo particolarmente difficile per tutti, continuano ad accudire gli animali ospitati nei loro rifugi, sul territorio e danno assistenza alle persone che si trovano in difficoltà nella gestione degli animali di loro proprietà.

"Con l’arrivo della stagione invernale, però, bisogna organizzarsi e pensare ai tanti cani e gatti che ancora aspettano una famiglia nei canili di tutto il Paese. Migliaia di vite interrotte - spiegano dalla lega del cane -, dopo essere stati randagi o per anni in famiglia, finiscono in un box in cui a volte, purtroppo, passano tutta la vita, oppure anni e anni prima di avere la loro occasione di ricominciare. In molti casi hanno la “fortuna” di essere ospitati in rifugi gestiti da volontari, come nel caso dei rifugi gestiti dai volontari e attivisti della Lega nazionale del cane – e quindi vengono amati, curati e accuditi al meglio delle possibilità. Altre volte sono purtroppo relegati in veri e propri lager, da cui è ancora più difficile uscire e in cui la vita è un inferno". 

“Anche un rifugio a 5 stelle, gestito dai migliori volontari, è pur sempre una prigione a cui sono condannati degli esseri innocenti - afferma Piera Rosati, presidente Lega nazionale del cane, Animal Protection -. Per quanto gli attivisti si impegnino a fare del loro meglio per garantire il massimo ai loro ospiti, di certo quel tipo di vita non può essere paragonata a quella che gli animali potrebbero fare in una casa dove riceverebbero l’amore e il calore di una famiglia tutta per loro.  E proprio il calore è la cosa che più manca in un rifugio durante l’inverno, quando freddo, pioggia e neve imperversano ogni giorno. Per questo motivo, faccio appello a tutte le persone sensibili affinché portino le loro vecchie coperte al rifugio della loro città o a quello più vicino. Lo stesso potrebbero fare le tante strutture ricettive, alberghi, bed & breakfast, case vacanze,  quando decidono di sostituire coperte e trapunte delle loro stanze. In questo modo si può dare un aiuto concreto alle tante creature che vivono in un freddo box in attesa della giusta adozione”. 

“Ovviamente la priorità è di trovare una casa per ognuno degli animali abbandonati nei rifugi, e chissà che una visita fatta solo con lo scopo di portare una coperta non possa in realtà far nascere un legame unico e speciale, e un piccolo gesto di solidarietà diventi un grande gesto d’amore con l’adozione di un animale sfortunato che sicuramente cambierà la nostra esistenza, regalandoci un sorriso inatteso, un conforto e un sostegno nelle giornate amare”, conclude Rosati.

A questo link (https://www.legadelcane.org/sezioni/)  si può trovare il canile Lega nazionale del cane Animal Protection più vicino a casa e contattalo direttamente dal link, ma ci sono molte altre strutture che accolgono animali fortunati sul territorio.

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