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Psicologa per i camerieri e carta dei valori: il ristorante compie due anni e festeggia con un progetto innovativo

Ingaggiare una psicologa può aiutare a migliorare la qualità e il servizio anche in un ristorante. Lo testimonia un'esperienza innovativa avviata da un ristorante in centro

Ingaggiare una psicologa può aiutare a migliorare la qualità e il servizio anche in un ristorante. Lo testimonia un'esperienza innovativa avviata  dal ristorante “L’Amorosina”, nata dalla costola di un altro locale storico forlivese (L’Amorosa), che si avvicina al compimento del suo secondo compleanno. Per festeggiare la ricorrenza il team dell’osteria  -  che si trova in centro storico di fronte ai musei San Domenico - ha intrapreso un nuovo percorso aziendale avvalendosi dell’aiuto di un esperto di risorse umane e di una psicologa del lavoro.

“Osservando la nostra brigata di sala al lavoro e parlando con i nostri ragazzi abbiamo riscontrato un’esigenza precisa - racconta Stella Tartagni, titolare dell’osteria - : quella di migliorare il clima interno di fiducia e combattere la 'cultura della colpa' presente spesso nel mondo della ristorazione; in sala si viaggia a ritmi sostenuti sia nella fase di preparazione che in quella di servizio ed è normale che ogni tanto possa scappare qualcosa. Vogliamo creare un ambiente nel quale sia più facile ammettere di aver sbagliato piuttosto che puntare il dito contro un collega”.

La carta dei valori  al ristorante

I titolari dell’osteria hanno deciso di affidarsi ad un esperto di risorse umane e ad una psicologa del lavoro, insieme ai quali hanno redatto due documenti: insieme al primo esperto è stata creata una “carta dei valori e impegni aziendali” nella quale l’azienda parla in prima persona raccontando il suo profilo, la sua essenza e i principi. “L’idea è quella di chiedere ai dipendenti di firmare questo documento come a testimoniare l’adesione al 'progetto L’Amorosina' rispecchiandosi nei suoi valori. Crediamo che questo approccio possa aiutare a sentirsi parte di una stessa squadra, avvicinando titolari e dipendenti, rendendo il lavoro più fluido”, spiega Tartagni.

La psicologa in brigata per premi e penalità

Per la redazione del secondo documento il team de L’Amorosina si è avvalso dell’esperienza di una psicologa del lavoro: si tratta di un documento di autovalutazione diviso per criteri che, in una prima fase, viene settimanalmente compilato dai dipendenti e successivamente elaborato dalla psicologa del lavoro sia tramite sedute uno a uno con i dipendenti che con sedute collettive insieme ai titolari.

Il team dell'Amorosina

“La nostra brigata di sala è composta interamente da giovani e ci piace raccontare che questo è il lato negativo e anche quello positivo de L’Amorosina – racconta la titolare - . Anche se per alcuni il lavoro è temporaneo, tutti hanno l’occasione di sviluppare un’attitudine permanente lavorando da noi perché fare parte di un’azienda neonata significa, tra le altre cose, poter dare un contributo attivo rispetto ad una costruzione in itinere dell’attività con cui si collabora. Vorremmo che la nostra azienda venisse valutata non solo tramite il profitto ma anche sulla base della fidelizzazione del personale. Ci piace pensare a L’Amorosina come ad un luogo nel quale si possa imparare un mestiere ma anche qualcosa di sé stessi, dei propri limiti, dove si possa sperimentare il lavoro di squadra, smussando i propri difetti e aiutando altri a farlo coi propri”.
 
“Crediamo, inoltre, che quello del cameriere sia un mestiere creativo, perché può cambiare la cultura del cibo, può darle delle solide fondamenta; può darle motivo di orgoglio quando si rinnova grazie a un'organizzazione accurata. Vogliamo diffondere questa convinzione per favorire una presa di coscienza della collettività e per contribuire alla riabilitazione sociale del mestiere di sala”, aggiunge. I dati emersi dalla rilettura e rielaborazione delle schede di autovalutazione e dagli incontri singoli e di gruppo con la psicologa porteranno a stilare suggerimenti, modifiche e nuovi obiettivi che i titolari de L’Amorosina metteranno in pratica, oltre che all’assegnamento di benefit come giorni di riposo extra, oppure penalità come pulizie aggiuntive.

Viaggio aziendale per fare gruppo

“Continueremo anche a organizzare un viaggio all’anno, come abbiamo fatto quest’anno a Madrid – conclude Stella –  per offrire ai nostri dipendenti un’occasione per legare ulteriormente tra di noi fuori dai ritmi frenetici della ristorazione premiandoci con del tempo di relax e distensione tutti insieme”. Questo percorso innovativo e sperimentale che il team de L’Amorosina ha intrapreso verrà poi riassunto in un documento ufficiale che verrà proposto anche ad altre attività di ristorazione nonché a istituti di formazione professionale alberghiera e di cucina e alle università. 

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