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Dante e fascismo, inaugurata la mostra con oggetti tratti da collezioni private

E' stata inaugurata sabato mattina sulle note Verdi intonate dalla Mezzosoprano Daniela Vallicelli la mostra “La Fortuna di Dante nel Ventennio”

E' stata inaugurata sabato mattina sulle note Verdi e dell’aria “Libiam ne’ lieti calici” intonata dalla Mezzosoprano Daniela Vallicelli la mostra “La Fortuna di Dante nel Ventennio”, esposizione che si terrà fino al 4 agosto a Palazzo Bianchedi in Piazza Saffi. “Abbiamo scelto Verdi perché come Dante è un grande italiano e perché quel brano rappresenta al meglio lo spirito con cui abbiamo organizzato questa mostra nei mesi più bui del Covid credendo fermamente che, come sta avvenendo, l’Italia sarebbe ripartita. Ed in piccolo segno di ringraziamento per i grandi sforzi che hanno compiuto in quest’ultimo anno, abbiamo disposto l’ingresso gratuito per il personale sanitario” ha detto Francesco Minutillo presidente di Oggi & Domani, l’ente organizzatore. “Che poi con questa iniziativa culturale -  continua - si ridia vita ad un angolo di Piazza Saffi che era abbandonato e chiuso da e tempo è un motivo in più per brindare. Questa mostra fa vedere agli italiani del 2021 come vedevano Dante gli italiani del 1921 e racconta il viaggio di dante nell’Italia del Fascismo”.

“Ci sono in mostra cimeli molto particolari che i collezionisti romagnoli hanno generosamente messo a disposizione ivi comprese alcune rarità della cosiddetta letteratura di regime che coltiva molto il mito di Dante e di Virgilio. Una mostra che cerca di capire sul piano del costume cosa Dante abbia rappresentato durante il Ventennio”.

E’ poi intervenuto Don Marco Laghi che prima di impartire la benedizione in latino e di procedere al taglio inaugurale del nastro quale autorità religiosa, ha ricordato “quanto sia importante investire in qualcosa di così poco concreto come la cultura in una società sempre più materialista e marxista. Dante non era solo un poeta ma anche un grande cattolico che ha sofferto anche a causa della Chiesa stessa, così come oggi soffrono i tanti cristiani confusi dalle varie teorie ambientaliste, naturaliste ed umaniste di una chiesa che è sempre più lontana dal magistero degli apostoli e dei papi degli ultimi venti secoli. Leggete dunque Dante e fatelo vostro: è il vostro cammino dal peccato dell’inferno fino alla redenzione del paradiso”. La mostra resterà aperta da Mercoledì a Domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

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