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Forlì nella top ten delle città dove i prezzi delle case sono inferiori alla media nazionale e si respira meglio

Uno studio di Immobiliare.it Insights ha incrociato i due indicatori per individuare quelle città in cui è possibile godere di una buona qualità dell’aria ad un prezzo accessibile.

Abitare dove l’aria è salubre e le case sono in vendita a prezzi al di sotto della media nazionale: impossibile? Non proprio. Uno studio di Immobiliare.it Insights, business unit specializzata in analisi di mercato di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, ha incrociato i due indicatori per individuare quelle città in cui è possibile godere di una buona qualità dell’aria ad un prezzo accessibile. Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente, che ogni anno, fotografa la situazione delle città italiane sulla base di quattro varianti, ovvero aria, acqua, rifiuti e mobilità, nella top 10 delle città con il migliore ecosistema urbano rientrano, in quest’ordine, Bolzano, Trento, Belluno, Reggio Emilia, Cosenza, Treviso, Pordenone, Forlì, La Spezia e Mantova. 

Ovviamente non tutte, però, sono ugualmente accessibili per chi vorrebbe comprare casa: in particolare, tre città di questa classifica sono molto più economiche rispetto alla media dei prezzi nazionali, pari a 1.962 euro al metro quadro, e si trovano addirittura sotto la soglia dei 1.500 euro per metro quadrato. Accessibili e salutari: la top 3 in base a qualità dell’aria e prezzi medi Al primo posto di questa classifica aggiornata troviamo così Cosenza. La città calabrese è la quinta città per l’aria più salubre nel nostro Paese e il suo mattone costa soltanto 1.058 euro al metro quadro di media, rendendola al contempo una meta con un’alta qualità dell’aria ed estremamente accessibile per l’acquisto immobiliare.

In seconda posizione si afferma invece Belluno: terza per qualità dell’aria, il suo mercato immobiliare si distingue per essere particolarmente economico non arrivando, di media, ai 1.100 euro al metro quadro. I prezzi della città veneta si fermano infatti a 1.091 euro per metro quadrato. Per il terzo posto ci si sposta in Lombardia, dove troviamo Mantova. Distaccata di oltre quattrocento euro al metro quadro rispetto alla prima classificata, il capoluogo affacciato sul Mincio figura solo come decima città in termini di salubrità dell’aria, ma i suoi 1.474 euro al metro quadro di media la rendono una meta “salutare” e accessibile.

Fuori dal podio

Menzione d’onore per altre quattro città, tutte nel Centro-Nord, che si trovano comunque al di sotto dei prezzi medi nazionali. Stiamo parlando di Pordenone, settima per qualità dell’aria ma appena sotto al podio di quelle più economiche, con 1.536 euro al metro quadro. Seguono le due città emiliano-romagnole di Forlì (1.681 euro per metro quadro) e Reggio Emilia (1.840 euro per metro quadro), rispettivamente all’ottavo e quarto posto per la qualità urbana dell’aria. Chiude questo quartetto La Spezia, nona per qualità dell’aria, la città ligure vanta prezzi immobiliari appena sotto la media nazionale, con i suoi 1.900 euro al metro quadro.

Dove l’aria buona costa di più

Ci sono anche tre delle città dove si respira meglio che presentano un mercato immobiliare molto più caro rispetto alla media italiana. Le prime due sono in Trentino Alto Adige: Bolzano, miglior città italiana per qualità dell’aria, è anche la più cara di questa classifica e una delle più care su base nazionale, con i suoi 4.880 euro al metro quadro. Dobbiamo scendere di quasi duemila euro al metro quadro per trovare, in seconda posizione, Trento a quota 3.000 euro/mq, confermando così le prime due città italiane per qualità dell’aria come anche le più care del gruppo. Chiude il podio Treviso, la città veneta e sesta “miglior aria” su base nazionale vede il proprio mattone costare 2.281 euro al metro quadro, oltre 300 euro/mq sopra la media.

"Tradizionalmente la scelta della città in cui vivere partiva dalla necessità primaria di risiedere nelle vicinanze dei propri cari o della sede di lavoro. Negli ultimi anni si è scoperto, o forse riscoperto, il valore dell’ambiente in cui viviamo la nostra quotidianità, soprattutto se nell’equazione rientrano i figli - dice Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it -. Godere di un ecosistema urbano di elevata qualità è così oggi un fattore importante per il cittadino, specialmente se abbinato ad un costo dell’abitare sostenibile. Le nuove modalità di impiego collegate allo smart-working possono essere davvero un principio nuovo per la scelta della città in cui vivere".

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