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"Gli uomini che piantavano alberi", una mostra per i duecento anni dalla fondazione del Corpo Forestale dello Stato

L’esposizione “Gli uomini che piantavano alberi”, illustra la secolare attività di forestazione, sistemazione idrogeologica dei bacini montani dei nostri Appennini, lavoro di bonifica della pianura e delle coste, portato avanti dai Forestali sin dal 1822

Inaugura venerdì, alle ore 17.30 presso la sede della Biblioteca d’Arte di San Giorgio in Poggiale a Bologna, la mostra fotografica “Gli uomini che piantavano alberi”, che il Comando Regione Carabinieri Forestale Emilia- Romagna, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Agricoltura, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e il supporto di Genus Bononiae. Musei nella città, organizza in occasione dei 200 anni dalla fondazione del Corpo Forestale dello Stato. Il giorno dell’inaugurazione vedrà la partecipazione di S.E. Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, con una riflessione sull’enciclica “Laudato Si”.

L’esposizione “Gli uomini che piantavano alberi”, illustra la secolare attività di forestazione, sistemazione idrogeologica dei bacini montani dei nostri Appennini, lavoro di bonifica della pianura e delle coste, portato avanti dai Forestali sin dal 1822. I Forestali, prima nel Corpo Forestale, e oggi nell’Arma dei Carabinieri, sono stati, nel tempo, artefici e custodi di questo lungimirante attività di trasformazione del paesaggio nazionale; conoscere oggi questa parte di storia d’Italia, comprendere le ragioni delle scelte e le modalità delle azioni, non è solo un modo di rendere omaggio al lavoro svolto, ma anche l’occasione per riflettere sulle azioni di una moderna e saggia politica ambientale.

La giornata inaugurale prevede l’intervista a Fabio Clauser, il centenario e leggendario uomo che ha piantato alberi, guidato la gestione delle foreste demaniali, delle foreste casentinesi e della riserva di Vallombrosa, istituito la riserva integrale di Sasso Fratino. L’intervista, registrata a Firenze nell’ottobre 2022, è l’omaggio a una personalità unica nella storia del Corpo Forestale dello Stato, e parte costitutiva e immancabile del progetto. Accanto alla mostra, il progetto prevede “Dialoghi” con scrittori, scienziati, artisti, intellettuali e studiosi. Quattro appuntamenti che si svolgeranno negli spazi della mostra come ideale matrice di un’esperienza ricca e complessa nelle sue interconnessioni: “Il bosco corpo vivo”, “L’invenzione della Natura”, “I segni e i significati”, “Il Tutto che ci unisce”.

Alla mostra e ai dialoghi il progetto, infine, affianca Cammini, escursioni guidate in ambienti forestali ricchi di storia e valori naturali della Regione Emilia-Romagna. Infine, l’evento costituisce anche un importante momento formativo che l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna in collaborazione con il Comando Regione Carabinieri Forestale, ha voluto valorizzare coinvolgendo tutte le Istituzioni scolastiche del II ciclo di istruzione, con particolare riferimento agli Istituti Tecnici Agrari, che sono state invitate a visitare la mostra ed a partecipare alle conferenze ed alle escursioni quali momenti di confronto con rappresentanti istituzionali del territorio.

Commenta Antonio Marzo, comandante Unità Forestali, Ambientali, Agroalimentari Carabinieri: “Questa interessante e originale Mostra fotografica organizzata dai Carabinieri Forestali dell’Emilia Romagna in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Agricoltura, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononie Musei nella Città, è uno degli eventi programmati dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri per la celebrazione dei 200 anni dalla fondazione del Corpo Forestale dello Stato, una delle più longeve Istituzioni dello Stato che, nel corso dei due secoli di storia, si è trasformata ed ha saputo cogliere le esigenze di conservazione dell’ambiente e di valorizzazione del territorio, ponendo sempre al centro la Natura e la cura della casa comune. Dal 1° gennaio 2017, il patrimonio umano e professionale del Corpo forestale è confluito nel Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri nel segno della continuità per la tutela e la salvaguardia del capitale naturale del Paese.”

Per Fabrizio Mari, comandante Regione Carabinieri Forestale Emilia-Romagna, "quello che presentiamo è un progetto che vede al centro la mostra “Gli Uomini che piantavano alberi” alla quale abbiamo ritenuto che fosse essenziale affiancare i Dialoghi, ovvero un fronte di riflessione sulle grandi questioni che riguardano la natura, il bosco, il paesaggio nelle sue accezioni multidisciplinari e multiculturali, e nel confronto con i linguaggi e le interrogazioni della modernità. Siamo consapevoli di quanto il desiderio di avere una natura prossima sia avvertito dalle persone e dalle comunità, e non di meno quanto queste tematiche siano divenute centrali nel discorso pubblico e in quello culturale. Accanto ai dialoghi abbiamo pensato di offrire anche l’esperienza dei Cammini che, indipendentemente dalle motivazioni profonde e personali, ha sempre un contenuto di ricerca spirituale, conoscenza e condivisione. Riteniamo che questo progetto, con le sue articolazioni tra memoria e prospettiva, possa onorare al meglio il 200° anniversario di fondazione del Corpo forestale dello Stato".

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