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Il rabbino capo incontra gli studenti dell'Iti Marconi per fare il confronto tra Shoah ed eccidi in Ucraina

Mattinata dai toni intensi, giovedì, per i ragazzi dell'Itis "Marconi", che hanno incontrato il Rabbino della Comunità di Ferrara e di Forlì Luciano Caro

Mattinata dai toni intensi, giovedì, per i ragazzi dell'Itis "Marconi", che hanno incontrato il Rabbino della Comunità di Ferrara e di Forlì Luciano Caro. Il tema scelto per una conversazione di assoluta attualità era di quelli non semplici: scoprire  quale differenza ci sia tra la Shoah e gli eccidi perpetrati nella guerra tra Russia e Ucraina. Sei classi, per un totale di oltre 120 alunni, hanno occupato gli scranni dell'aula magna per circa un'ora e mezza.

Luciano Caro ha raccontato in prima persona la sua storia personale, molto simile a quella di tantissimi ebrei perseguitati dal fascismo e dal nazismo. Costretto a lasciare la natia Torino in seguito all'entrata in vigore delle leggi razziali (siamo nell'autunno del 1938), segue i genitori che cercano un luogo in cui poter almeno attenuare  il pesante fardello delle vessazioni. Il ricordo di quegli anni, almeno fino al 1943, è, così, quasi giocoso e divertito per Luciano Caro,   soprattutto perché, essendo ebreo, egli non poteva frequentare la scuola. Ma da quando la famiglia viene avvertita da un amico del padre che presto sarebbero stati tutti arrestati, cominciano le sofferenze vere: la madre con i figli ritorna a Torino, mentre il coniuge è costretto a rimanere lontano da casa per poter lavorare e sostenere i congiunti. La tragedia, però, incombe: il padre di Caro viene infatti  arrestato e deportato ad Auschwitz, dove morirà nelle camere a gas per poi essere bruciato nei forni crematori.

Arrivati a questo punto, il rabbino è entrato nello specifico della sua trattazione: la Shoah, a suo avviso, è un unicum perché è stata pianificata da chi l'ha ideata e voluta per sterminare l'intero popolo ebraico. Il Rabbino, in proposito, ha citato la conferenza di Wannsee (20 gennaio 1942), nel corso della quale furono stabilite le modalità più efficienti e più economiche per attuare la soluzione finale.
Per Caro gli eccidi odierni, non solo quelli avvenuti in Ucraina ma anche quelli dimenticati o poco menzionati, come, ad esempio, le persecuzioni dei cristiani in Sudan, non hanno queste caratteristiche. Sono ugualmente feroci e brutali ma non rispondono alle medesime esigenze.

Luciano Caro ha infine promesso, in conclusione dell'incontro, di ritornare presto al "Marconi" per affrontare nuove tematiche e per realizzare altri confronti. Un appuntamento da segnare fin da ora in agenda, visto l'alto gradimento ottenuto presso una platea studentesca di rado così attenta e partecipe come avvenuto per questo evento. 

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