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Incidenti sul lavoro, Cgil Cisl e Uil si mobilitano nelle aziende: "Si parla di smart working, ma si continua a morire"

“Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”, sarà questo lo slogan che accompagnerà la mobilitazione di Cgil Cisl e Uil sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro

“Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”, sarà questo lo slogan che accompagnerà la mobilitazione di Cgil Cisl e Uil sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. A partire  dal 20 maggio si svolgeranno assemblee e volantinaggi nei luoghi di lavoro e  in diverse città italiane. Dopo gli ultimi gravi incidenti avvenuti nel Paese e verificate le denunce di infortunio nel primo trimestre 2021 si evidenzia come la piaga delle morti e degli infortuni sul lavoro non si sia affatto fermata.

“Anzi, - affermano i segretari  locali di Cgil, Cisl e Uil di Forlì Maria Giorgini, Vanis Treossi ed  Enrico Imolesi - nel primo trimestre 2021 con meno ore lavorate aumentano gli infortuni a dimostrazione che mentre il Paese parla di digitalizzazione e smart working si continua a morire come accadeva vent’anni fa, cadendo da un ponteggio o schiacciati da una macchina”. I dati del primo trimestre 2021 nella Provincia di Forlì-Cesena rilevano 1604 denunce di infortunio con un aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2020. Preoccupante anche il dato relativo alla componente femminile, mentre l’occupazione femminile è calata del 6,2% nel 2020, le denunce di infortunio da parte delle donne hanno visto un aumento del 12,3% contro lo 0,2% in più della componente maschile. 

“Per queste ragioni – concludono - pur considerando da sempre come organizzazioni sindacali  la sicurezza sul lavoro un diritto fondamentale, abbiamo deciso di porre la lente di ingrandimento sul tema chiedendo al Governo e al sistema delle imprese  l’introduzione di misure urgenti, riassumibili in 7 punti. L’introduzione della patente a punti che premi le imprese che rispettano la normativa sulla salute e sicurezza e l’applicazione del CCNL e penalizzi fino anche a sospenderne l’attività, le imprese che non garantiscono la sicurezza. Assieme a questo è  necessario prevedere ad incentivi per l’innovazione e ammodernamento delle tecnologie e nei dispositivi di protezione individuale.
E’ urgente altresì un aumento del personale di vigilanza, ridotto anche sul nostro territorio ai minimi termini, prevedendo anche delle assunzioni mirate e garantendo agli organi ispettivi un aggiornamento costante della loro formazione. E’ necessaria inoltre una formazione adeguata ai lavoratori a prevenire adeguatamente i rischi in ogni contesto lavorativo e una formazione adeguata anche delle rappresentanze sindacali per la sicurezza RLS/RLST. Formazione che  è fondamentale per far sì che la contrattazione nazionale e decentrata declini in modo mirato le procedure di prevenzione, intervenendo sull’organizzazione del lavoro. Chiediamo infine che venga inserito il tema della Salute e Sicurezza come materia specifica in tutte le scuole superiori”.

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