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Massimo Iondini a Salotto blu: "Dalla e Battiato uniti da genio e umanità"

Iondini, che ha avuto modo di conoscere e di intervistare più volte anche il grande artista siciliano scomparso un paio di giorni fa, ha tracciato un paragone tra i due musicisti

Massimo Iondini, responsabile delle pagine culturali del quotidiano "Avvenire" e biografo di Lucio Dalla (è autore del libro " Dice che era un bell'uomo" che descrive la svolta della carriera del cantautore bolognese avvenuta con la presentazione a Sanremo della celebre canzone dal titolo "4/3/1943") ha preso parte alla trasmissione condotta da Mario Russomanno su VideoRegione che andrà in onda giovedì alle 22 e 30.

Iondini, che ha avuto modo di conoscere e di intervistare più volte anche il grande artista siciliano scomparso un paio di giorni fa, ha tracciato un paragone tra i due musicisti: "Si stimavano molto, Dalla aveva comprato una casa nei pressi di quella ove abitava Battiato anche per avere occasione di frequentarsi e collaborare ma la cosa non si fece perché Battiato aveva una ispirazione del tutto personale, intima. Dalla veniva dal jazz, Battiato da atmosfere musicali complesse ma erano entrambi baciati dal genio. Sotto il profilo dei testi la loro era autentica poesia, in grado di trasmettere emozioni irripetibili. Del resto la grande canzone è poesia, il Nobel per la letteratura attribuito a Bob Dylan lo testimonia. Sul piano umano erano presone eccezionali, dotate di sentimenti dolcissimi, più carnale Dalla, più mistico Battiato ma uniti da un grande rispetto per il prossimo. Erano due persone profondamente buone".

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