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Settimane del patrimonio culturale, Italia Nostra di Forlì rinnova l'appello per i "musei invisibili"

La sezione di Forlì ha aderito alle Settimane del Patrimonio Culturale promossa da Italia Nostra focalizzando la propria attenzione sulla situazione di Palazzo del Merenda e di Palazzo Gaddi.

La sezione di Forlì ha aderito alle Settimane del Patrimonio Culturale promossa da Italia Nostra focalizzando la propria attenzione sulla situazione di Palazzo del Merenda e di Palazzo Gaddi. Il primo, sede del Museo archeologico, del Museo etnografico e dell’Armeria Albicini, attende da decenni un intervento di recupero complessivo. I musei e la biblioteca civica in esso ospitati sono in gran parte inaccessibili, come anche la preziosa raccolta Piancastelli. Il museo archeologico, in particolare, è chiuso dal 1996. Il secondo, che ospita il Museo del Risorgimento e il Museo del Teatro, è stato oggetto di un restauro parziale ed è in condizioni critiche, visitabile, già prima del Covid, su richiesta e grazie al supporto di volontari.

Spiega la sezione forlivese in una nota: “La città di Forlì possiede un vasto e variegato patrimonio culturale, riferimento anche per gran parte della Romagna, ma la prolungata insufficienza di investimenti su alcuni contenitori storici delle raccolte civiche ha privato la cittadinanza della fruizione di ampie parti di questo patrimonio. La sezione denuncia questa situazione da anni cercando di sensibilizzare le amministrazioni locali per ripristinare la fruibilità delle collezioni e la loro corretta valorizzazione.  Durante le Settimane del Patrimonio Culturale, le pagine social della Sezione (Facebook, Youtube) ospiteranno contributi e materiali volti a sensibilizzare la cittadinanza sui musei "invisibili" della città”.

Italia Nostra e ICOM hanno firmato recentemente un protocollo d’intesa volto a migliorare la consapevolezza del rapporto cittadino-patrimonio, ad incentivare la partecipazione dei cittadini alla formazione dei saperi museali e ad ampliare il concetto di un museo inteso come porta d’ingresso di una città, di una cittadina, di un borgo, l’inizio di un racconto che lì comincia e continua fuori, nei territori circostanti. La campagna “Settimane del Patrimonio Culturale di Italia Nostra” prende lo spunto da questa intesa per fare svariate azioni di sostegno e divulgazione in 39 musei locali sparsi per il Paese.

“Alla riapertura – spiega la presidente nazionale di Italia Nostra, Ebe Giacometti – i musei dovranno puntare sulla fruizione di prossimità, intensificando i servizi culturali che già forniscono ai cittadini italiani residenti nelle immediate vicinanze. Inevitabilmente il museo dovrà aprirsi e diventare il salotto di casa, dove andare a fare due passi, da soli o in compagnia ma ripetutamente e lentamente, senza la ressa dei grandi eventi espositivi. Forse, chissà, impareremo a conoscere bene i tesori che conservano le strutture museali che abbiamo dietro casa”.

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