Il momento più difficile del viaggio, quello di cui nessuno parla mai
Quando torni a casa dopo un lungo, lunghissimo viaggio, tutto ti sembra rimasto come l'hai lasciato. Ma tu sei cambiato e non sai come dirlo agli altri, che sembrano non capirti.
Quando torni a casa dopo un lungo, lunghissimo viaggio, tutto ti sembra rimasto come l'hai lasciato. Ma tu sei cambiato e non sai come dirlo agli altri, che sembrano non capirti.
Fra meno di due anni Tokyo (e dintorni) ospiterà uno degli eventi sportivi più importanti al mondo. Come si rapporta un paese ancora discretamente "chiuso" come il Giappone con la marea di stranieri che lo invaderanno?
A Tokyo, come nelle altre grandi città giapponesi, le metropolitane chiudono intorno a mezzanotte. Se si perde l'ultimo treno della notte tornare a casa sarà praticamente impossibile. Come sopravvivere a una notte nella megalopoli del Sol Levante?
Li chiamano bare, loculi o alveari: sono quegli hotel giapponesi in cui si dorme in un modulo lungo due metri, largo e lungo poco più di uno. Perché (e come) ci ho dormito per dieci lunghe notti?
Tornando per qualche settimana a Forlì ci siamo resi conto di quanto possa essere vorticosa anche la vita di provincia. Non sarà una metropoli, ma la nostra città ci è apparsa rapida e frenetica. L'avreste mai detto?
Torniamo a casa per qualche giorno. Ma sembra che il nostro destino sia quello di non arrivarci, se non con mezzi di fortuna dopo quasi 48 ore di viaggio. Storia di una bomba, un aereo che non vuole ripartire, urli e minacce.
Per alcune sue caratteristiche (prezzi bassi, possibilità di viaggiarvi senza problemi, alto tasso di prostituzione) la Thailandia da sempre attira una nutrita schiera di tipologie di turisti e viaggiatori. In questi mesi ne abbiamo incontrati tanti: quali amiamo e quali davvero non riusciamo a sopportare?
La Thailandia è meta di turismo di massa da decenni. Forse proprio per questo molti viaggiatori snob hanno iniziato a criticarla, additandola come "finta", eccessivamente "costruita a misura di turista". Ma la verità è che se non ti piace, questo paese l'hai capito poco.
Prima di partire per il nostro viaggio a tempo indeterminato avevo un brutto rapporto con il cibo con cui non avevo familiarità. Nel giro di pochi mesi il mio approccio è cambiato radicalmente: qualche giorno fa ho mangiato (nuovamente) grilli e api.
Siamo tornati a Forlì per un mese per passare le vacanze di Natale con amici e parenti. Cosa ci ha lasciato questo primo anno da viaggiatori a tempo pieno?
Uno degli incubi ricorrenti di ogni viaggiatore è quello di rimanere senza soldi dall'altra parte del mondo. A noi è capitato diverse volte, una delle quali mentre eravamo in Giappone durante il capodanno e ci siamo ritrovati con il portafoglio completamente vuoto.
Da quando siamo partiti molti amici ci sono venuti a trovare: condividere la cultura del viaggio è per noi tra le soddisfazioni più grandi. Perché viaggiare è l'unica cosa che può fermare l'arretramento culturale che sta dilagando pericolosamente.
Come nel giro di pochi mesi è cambiata la nostra visione: da viaggiatori snob nei confronti dei luoghi affollati di turisti ad amanti di certe mete più... frequentate!
Una natura straripante che, una volta tanto, vince sull'uomo: il racconto dell'incontro con elefanti, scimmie, coccodrilli, cervi, serpenti, bufali, varani...
Una comunità di 2500 persone provenienti da 50 paesi nel mondo con lo scopo di realizzare l’unità umana. Paradiso in cui sperimentare la pace e la convivenza tra popoli o buen retiro per borghesi annoiati?