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La storia delle serrature e le origini di Cisa: un incontro tra passato e futuro della sicurezza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

 

Al Palazzo delle Esposizioni di Faenza si è conclusa da poche settimane la mostra "La serratura apre la sua storia alla città" e ancora non si è spento l'eco per la grande affluenza di pubblico. Voluta e ideata da CISA, azienda faentina tra i leader in Europa nel settore dei sistemi di chiusura e del controllo accessi, l'esposizione ha avuto il grande merito di raccontare la storia di chiavi e serrature, ma anche, insieme ad essa, quella del crescente bisogno di sicurezza che nei secoli ha investito l'essere umano.

Fin dalle origini, infatti, l'istinto di sopravvivenza e di protezione dei propri averi ha spinto l'uomo a creare congegni per la sicurezza che nel tempo si sono evoluti sino a diventare le serrature che oggi tutti conoscono e usano quotidianamente.

Un percorso storico affascinante, che ha permesso al pubblico, alle scuole - per cui erano previsti seminari dedicati - e a tutti gli appassionati di comprendere quanto anche CISA abbia contribuito fin dal 1926, brevettando la prima serratura elettrocomandata, all'evoluzione dei sistemi di chiusura, grazie ad una costante politica di innovazione.

"La serratura apre la sua storia alla città" è stata dedicata a tutti coloro che, con passione e impegno, hanno contribuito a fare di CISA un nome di rilievo nel panorama mondiale. L'Amministratore Delegato Giovanni Miti, in particolare, ha espresso più volte la propria riconoscenza nei confronti di dipendenti ed ex dipendenti per la loro capacità di affrontare le sfide favorendo la crescita di questa importante realtà romagnola: "Abbiamo voluto realizzare questa mostra per ringraziare tutte le persone che hanno lavorato e che ancora lavorano in CISA, per ringraziarli della loro professionalità, della loro dedizione e del loro senso di appartenenza".

L'esposizione ha riservato ampio spazio anche allo speciale rapporto che lega l'azienda alla sua città d'elezione, Faenza, alla cui vita sociale CISA partecipa in modo attivo e costante da anni. Dal grande successo riscosso dall'iniziativa, sembra proprio che i faentini abbiano trovato il modo di ricambiare con calore e partecipazione, a dimostrazione che la cultura piace anche quando arriva dal privato.

 

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