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Salute

Nel dubbio, bevi! Come sopravvivere al caldo di agosto

L'estate è al suo apice e durante queste giornate caldissime, ovunque ci si trovi, è sempre meglio avere con sé una bottiglietta d'acqua. Scopriamo qualcosa di più sull'importanza dell'acqua in questa stagione con il prof. Umberto Solimene

Giornate calde e afose, alternate a piogge frequenti che provocano bruschi sbalzi di temperatura: l'estate 2019 ci sta mettendo alla prova. Che si trascorra il mese di agosto al mare, in montagna o in città, infatti, le condizioni climatiche instabili possono mettere in difficoltà l'organismo e soprattutto l'apparato respiratorio, che risente degli sbalzi di temperatura e, ahinoi, dell'uso a volte improprio dell'aria condizionata.

Per fortuna un valido alleato per mantenere il benessere dell'organismo è l'acqua che, oltre a reintegrare i liquidi e sali minerali persi con la sudorazione, permette di proteggere l'epitelio delle vie respiratorie.

Il professor Umberto Solimene dell'Università degli Studi di Milano spiega l’importanza di bere la giusta quantità d’acqua in vacanza: “Si tratta di semplici accorgimenti da tenere presente ovunque ci si trovi. Durante l’estate, l’acqua assume un ruolo ancora più importante per mantenere il proprio benessere psico-fisico messo in difficoltà dalle condizioni climatiche e dagli sbalzi di temperatura. Una buona abitudine è dunque quella di bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno, quantità da aumentare in caso di attività fisica”.

Scopriamo allora come mettere in atto questa buona abitudine, ovunque ci si trovi.

Rimanere idratati al mare

In spiaggia la pelle è protagonista delle nostre attenzioni: tra creme protettive e doposole, fortunatamente, sono sempre meno coloro che dimenticano di applicare uno schermo solare. Per la salute della pelle e di tutto l’organismo, però, altrettanta attenzione non viene prestata alla quantità di acqua che viene assunta in spiaggia, dimenticando che sotto i raggi solari il nostro organismo è messo a dura prova. Complice il caldo e la pigrizia, si tende a bere troppo poco: una bottiglia d’acqua rappresenta un “peso” ulteriore nella borsa da mare, un peso che è però molto prezioso per la nostra salute. “Basta, infatti, un innalzamento di soli 2 gradi o condizioni ambientali di scarsa ventilazione e tassi di umidità elevati, - prosegue Solimene - per determinare importanti perdite di liquidi che vanno reintegrati bevendo costantemente nell’arco dell’intera giornata”. Una buona abitudine è dunque quella di avere sempre a disposizione una bottiglietta/borraccia di acqua e fare regolarmente delle “pause-idratazione”.

Rimanere idratati in montagna

Per chi si dedica a lunghe e piacevoli passeggiate lungo i sentieri montani, è altrettanto importante assicurarsi di poter assumere una giusta quantità d’acqua. Anche se le temperature non sono torride, è opportuno, quando si fa qualsiasi tipo di attività fisica, bere prima, durante e dopo lo sforzo, senza aspettare lo stimolo della sete. Questo, infatti, rappresenta uno dei primi sintomi di disidratazione! Attraverso la sudorazione si disperdono liquidi e sali minerali, con la conseguente necessità di un rapido reintegro per permettere una corretta contrazione muscolare e prevenire la comparsa di crampi.

Rimanere idratati in città

Le persone che scelgono la città, con passaggi da ambienti caldi a luoghi climatizzati, possono risentire negativamente degli sbalzi di temperatura. L’aria condizionata – nonostante ci permetta di sudare di meno - può comunque accelerare la disidratazione: anche se non ce ne rendiamo conto la climatizzazione infatti toglie umidità dagli ambienti che frequentiamo, rendendoli più secchi. A risentirne è il benessere delle vie respiratorie che hanno un costante bisogno di mantenersi idratate per proteggere l’epitelio e favorire l’attivazione dei naturali meccanismi di difesa.

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