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Martedì, 3 Ottobre 2023
Briciole di natura

Briciole di natura

A cura di Riccardo Raggi

Il Biacco, utile ma incompreso

Il Biacco (Hierophis viridiflavus) è un rettile, appartenente alla famiglia dei Colubridi, innocuo e utilissimo

A volte, nei nostri giardini e soprattutto in ambiente naturale, è possibile osservare anche in questi giorni ancora caldi e assolati un piccolo serpentello giallo e nero, utilissimo per tenere lontani i piccoli roditori, ma che, come solitamente accade, getta nel panico chi lo incontra. Si tratta del Biacco: facciamo al sua conoscenza.

Il Biacco (Hierophis viridiflavus) è un rettile, appartenente alla famiglia dei Colubridi, innocuo e utilissimo. Come tutte le “bisce”, non è dotato di denti del veleno e pertanto non è pericoloso, ma, se disturbato, non esita a difendersi accanitamente, nonostante la sua strategia di difesa preferita sia una velocissima fuga: nel caso venga catturato (dall’uomo o da un potenziale predatore), cerca di distribuire rapidi morsi, anche se non particolarmente potenti. 

Alla scoperta del Biacco (foto di Riccardo Raggi)

Dal punto di vista etimologico, il suo nome generico “Hierophis” (=serpente sacro) deriva dal greco ἱερός / ierós = sacro, divino, e ὄφις / ophis = serpente; il nome specifico “viridiflavus” (=verde e giallo) deriva dal latino “viridis” = verde e “flavus” = giallo. Questi sono infatti i suoi colori distintivi: il ventre è di colore chiaro, mentre le parti superiori (capo e dorso) sono prevalentemente nere, con screziature di colore giallo, che si dispongono irregolarmente a formare un reticolo di linee giallo-verdastre che, nella parte terminale (verso la coda), si uniscono a formare linee longitudinali. In Italia è presente anche una sottospecie (Hierophis viridiflavus carbonarius) completamente nera (melanico), distribuita generalmente nel sud Italia. Caratteristica è la colorazione dei giovani e dei subadulti, che permane fino a circa i 3 anni di età: la testa si presenta nerastra con un sottile reticolo giallo, mentre il resto del corpo ha una tonalità grigio-celeste, lievemente macchiata di giallo. Le dimensioni medie degli adulti possono superare il metro (circa 120 - 130 centimetri), con esemplari che eccezionalmente possono arrivare a 2 metri.

È un serpente molto agile e veloce, abilissimo arrampicatore e buon nuotatore. Questa abilità lo rende un formidabile predatore: si nutre di altri rettili (in particolare piccoli sauri ed altri serpenti, dalle bisce d'acqua alle vipere), di piccoli mammiferi (in particolare topi e ratti) e anfibi (rane, rospi e salamandre) e di uova di piccoli uccelli; saltuariamente si immerge alla ricerca di piccoli pesci. È un predatore che caccia a vista, inseguendo la preda ed ingoiandola ancora viva.

Nel periodo primaverile hanno luogo i combattimenti ritualizzati fra i maschi adulti, finalizzati alla contesa della femmina. L’accoppiamento ha luogo tra aprile e giugno; successivamente (fino a luglio compreso) la femmina depone dalle 5 alle 15 uova, solitamente sotto un tronco o tra le pietre. Facilmente riconoscibili, sono lunghe circa 4 centimetri e larghe 2 centimetri , con delle caratteristiche incrostazioni a forma di stella; dopo circa 2 mesi (tra fine agosto e settembre), dalle uova schiuse fuoriescono piccoli serpentelli lunghi circa 20-25 centimetri.

L’habitat preferito da questi rettili, di abitudini diurne, è la cosiddetta macchia mediterranea, costituita da ambienti caldi e assolati, ma lo si trova anche ai margini di boschi e radure, in zone rocciose, muri a secco e pietraie; non disdegna frequentare anche le siepi, i coltivi e le aree coltivate. Lo si può incontrare anche nei giardini delle abitazioni ma, come detto in precedenza, questo non costituisce un pericolo per l’incolumità.

C’è inoltre da ricordare che tutti i rettili a livello europeo (e quindi anche in Italia) sono protetti dalla Convenzione di Berna, dalla Direttiva Habitat, e a livello nazionale dal Codice Penale (articolo 544 bis, articolo 544 ter): pertanto una loro uccisione costituisce reato. Chi proprio non riesce a tollerare questi utili e innocui animali nel giardino di casa, anziché calare un fendente col badile, potrebbe più semplicemente allontanarli con una scopa o raccoglierli con lo stesso badile di cui sopra e posizionarli in un ambiente contiguo aperto (un campo o un fosso), dove potranno liberamente trovare una via di fuga.

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