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Venerdì, 19 Aprile 2024
Briciole di natura

Briciole di natura

A cura di Riccardo Raggi

Settembre, il mese del cervo in amore: dove, come e quando ascoltarlo. Le escursioni in programma

Una leggenda metropolitana che dobbiamo sfatare riguarda le punte del palco del cervo: non è vero che a ciascuna punta corrisponde un anno di vita

Il Cervo (Cervus elaphus) è il più grande ungulato presente nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e dalla metà di settembre, circa, inizierà il suo periodo riproduttivo, contraddistinto dal celebre bramito, che attira ogni anno appassionati e curiosi. Ecco alcune informazioni per conoscere il cervo, comprendere questo suo comportamento e dove/quando poterlo osservare.

Il cervo

Il cervo è un grande mammifero ruminante, appartenente alla famiglia dei Cervidi: gli esemplari maschi di questa famiglia sono caratterizzati dall’avere sulla testa delle appendici, che vengono comunemente definite corna, ma che in realtà, più appropriatamente, si chiamano palchi. Il palco ha una struttura assai diversa dalle corna: mentre quest’ultime sono costituite da cheratina (e sono permanenti, sia nei maschi che nelle femmine), i palchi (tipici solo dei maschi) sono formati da materiale osseo e sono caduchi; a seconda della specie, in un determinato periodo dell’anno vengono persi, per poi ricrescere in un tempo relativamente breve. Il palco del cervo viene deposto fra la fine di febbraio e l’inizio di aprile (gettano prima gli esemplari vecchi e per ultimi i più giovani) e ricresce completamente entro la fine di agosto. Durante la fase di crescita è ricoperto da quello che viene definito “velluto”: è la prosecuzione del tessuto cutaneo della testa, che si adatta al palco in crescita, ricoprendolo interamente. È ricchissimo di vasi sanguigni (responsabili dell’accrescimento osseo del palco) tant’è che quando quest’ultimo viene pulito (sfregandolo contro rami, cespugli, arbusti, …), per qualche ora assume un aspetto insanguinato, proprio a causa della rottura di questi vasi.

Bufale, verità e leggende metropolitane

Una leggenda metropolitana che dobbiamo sfatare riguarda le punte del palco del cervo: non è vero che a ciascuna punta corrisponde un anno di vita. Di solito nel primo anno è presente una sola punta (nel maschio è chiamato “fusone”), mentre nel secondo anno si presentano generalmente le punte fondamentali (chiamate oculare, mediano e vertice), talvolta con l’accenno di punte secondarie (ago e forca); dal terzo anno in poi la struttura del palco è già ben definita, con la presenza delle punte fondamentali ed eventualmente di quelle secondarie e la formazione (all’apice) della forca o della corona (a seconda che vi siano presenti due o più punte in cima al singolo palco). Ecco dunque che, dal terzo-quarto anno in poi, è difficile assegnare con precisione l’età di un cervo, tant’è che nel campo faunistico questi erbivori vengono suddivisi per “classi di età”: cerbiatti (0-11mesi), giovani (1-2 anni), subadulti (3-4 anni), adulti (oltre i 4 anni).

Riconoscere un cervo? Anche dal "lato B"

Il cervo ha un grande dimorfismo sessuale: i maschi adulti possono arrivare a pesare fra i 130 e 250kg, con un’altezza al garrese variabile dai 105 ai 150cm, per una lunghezza totale di 190-250cm; le femmine, più snelle e minute, si aggirano fra gli 80 e i 130kg di peso, altezza al garrese di 90-120cm e lunghezza compresa fra i 150 e i 210cm. Come tutti i mammiferi selvatici, anche il cervo effettua due mute all’anno: all’inizio dell’autunno (ottobre) viene “indossata” la pelliccia invernale, di un colore bruno-grigiastro e più folta, mentre all’inizio della primavera (aprile) i cervi assumono una colorazione più rossiccia. Sebbene molto diffusi in tutto il territorio del Parco Nazionale e oltre, non sempre si ha la fortuna di poterli osservare da vicino o in posizione favorevole: spesse volte li si vede fuggire in lontananza, mentre ci mostrano il loro “lato B”. Ebbene, nonostante ciò, è possibile poter dire con esattezza se l’animale che ci volge le terga è un cervo o meno. Basta osservare quello che in gergo si chiama “specchio anale”: una macchia di peli che si trova sul sedere dell’animale e che nel cervo è di colore arancio. Al centro dello specchio anale è presente una corta coda.

Tutte le puntate del blog "Briciole di Natura" a questo link

Il periodo riproduttivo è limitato a poche settimane all’anno: da metà settembre alla prima settimana di ottobre i maschi cosiddetti dominanti cercano di costituire un “harem” di alcune femmine (il cervo è specie poligama), affermando il proprio rango sociale attraverso rituali comportamentali ben definiti di tipo visivo, sonoro e olfattivo. Ecco dunque che potremo osservare maschi di cervo intenti ad adornare il proprio palco con fogliame ed erba, compiere passeggiate rituali (parate) o mostrare la dentizione; le numerose ghiandole di cui è dotato vengono utilizzate per marcare il territorio, unitamente all’urina e allo sperma. Ed infine il segnale sonoro per antonomasia: il bramito. È una sorta di profondo muggito, ritmato e prolungato, che ha la funzione di definire il rango sociale di un individuo (maschio) e l’eventuale allontanamento dei cervi più giovani che cercano di avvicinarsi all’harem, magari approfittando della distrazione del cervo dominante, per una fugace esperienza amorosa con una delle femmine. A volte il bramito si manifesta sotto forma di 3-4 muggiti brevi, seguiti da un ultimo suono prolungato: è quello che nel gergo tecnico viene chiamata “tosse”.

Le escursioni in programma

Per chi fosse interessato a conoscere maggiori particolari riguardo alle abitudini e alle caratteristiche del cervo (e degli altri ungulati del Parco Nazionale), Romagnatrekking® organizza per sabato 24 settembre un Corso di riconoscimento degli ungulati del Parco, presso il Centro Visite di Premilcuore (https://bit.ly/3dZm1hY ). Altre escursioni per l’ascolto al bramito del cervo sono previste da metà settembre alla prima settimana di ottobre e saranno condotte dalla Guida Ambientale Escursionistica Riccardo Raggi di Romagnatrekking® (info e prenotazioni a questo link: https://bit.ly/3KkhL8R)

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