rotate-mobile
Briciole di natura

Briciole di natura

A cura di Riccardo Raggi

Salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi: la Costituzione si tinge di verde

Poche settimane fa la Camera ha approvato una modifica a due articoli della Costituzione italiana al definendo come principi costituzionali la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi

Poche settimane fa la Camera ha approvato una modifica a due articoli della Costituzione italiana al definendo come principi costituzionali la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi.

Per chi, come il sottoscritto, si occupa di divulgazione scientifico-naturalistica e per tutti coloro che si spendono quotidianamente (sia per lavoro che per volontariato) per la tutela del nostro patrimonio naturale, queste modifiche introdotte qualche giorni fa con una votazione quasi plebiscitaria (468 voti favorevoli, un solo contrario e sei astenuti) rappresentano, come ha testualmente riferito il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani una “giornata epocale”.

Nello specifico sono stati modificati l’articolo 9 e il 41 e, grazie alla maggioranza dei due terzi dei votanti, questa modifica sarà da subito operativa, senza necessità di ulteriore referendum confermativo. 
Per quel che riguarda l’art.9, dove prima si contemplava una generica tutela del paesaggio, ora si legge che lo Stato “[…] Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” […]” mentre il secondo articolo modificato è il 41, che tratta il tema della libera iniziativa economica. Oltre a non arrecare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana (così recitava il testo) ora è contemplato anche che non vi sia danno “[…] alla salute e all’ambiente […]” oltre al fatto che l’attività economica sia pubblica e privata sia indirizzata non solo a fini sociali ma anche a fini ambientali.

Ecco dunque che muta completamente l’ottica con cui il nostro Stato considera l’ambiente e gli animali che ci vivono e che da oggi li vede tutelati in quanto tali e non solo come un corollario alla vita umana. Si è superata la visione antropocentrica dell’ambiente, visto per troppo tempo come un contenitore a servizio dell’uomo e che per questo motivo doveva essere protetto, giungendo a riconoscere il valore intrinseco dell’ambiente e degli animali.

Ora l’ambiente non è più materia su cui disquisire, ma un valore costituzionalmente protetto e su questo metro dovranno misurarsi tutte le azioni legislative future: questo, ad esempio, influenzerà materie e decisioni su inquinamento, la caccia o il benessere degli animali, per non parlare delle questioni legate agli eventuali “rifugiati climatici” che, si prevede, in futuro saranno sempre di più a causa appunto dei cambiamenti climatici.
Ma queste modifiche (finalmente) ci impegnano anche nei confronti delle generazioni future: citando Sir Robert Baden-Powel, fondatore del movimento scout “Noi non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri, ma lo abbiamo avuto in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo restituirlo migliore di come lo abbiamo trovato” e questo principio ora è ben scritto anche nella nostra Costituzione.

Ma forse non tutti sanno con esattezza cosa si intenda con il termine Biodiversità: il termine è stato coniato nel 1988 dall’entomologo americano Edward O. Wilson e può essere definita come la ricchezza di vita sulla terra. Ma ritenerla solo un elenco di diverse specie animali o vegetali sarebbe riduttivo. Alla biodiversità vanno ascritte anche la diversità genetica fra i diversi animali e piante, la diversità fra i vari ecosistemi presenti sul pianeta e la complessità dei rapporti che intercorrono fra esseri viventi ed il loro ambiente.

Ciò significa che oltre alla grande variabilità di specie, nella biodiversità vanno inclusi anche la distribuzione, l’abbondanza e l’interazione fra le diverse componenti (sia fisiche sia inorganiche) di un ecosistema.
La Convenzione ONU sulla Diversità Biologica definisce la biodiversità come la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono, includendo la diversità a livello genetico, di specie e di ecosistema.
Da ricordare che il 2010 è stato dichiarato dall’ONU “Anno Internazionale della Biodiversità” con lo scopo di ridurre significativamente il tasso di perdita di biodiversità. Successivamente è stato individuato il decennio 2011-2020 come “Decennio delle Nazioni Unite per la Biodiversità” i cui obiettivi sono:
·    La conservazione della diversità biologica
·    L'uso sostenibile delle componenti della diversità biologica
·    La condivisione equa ed equa dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche

Ora abbiamo l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (un programma d’azione mondiale per le persone, il pianeta e la prosperità) costituito da una serie di obiettivi; l’Obiettivo 15 recita così “Proteggere, ripristinare e promuovere l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità”. La strada è tracciata, ora tocca a noi restare in carreggiata.
 

Si parla di

Salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi: la Costituzione si tinge di verde

ForlìToday è in caricamento