rotate-mobile
Forlì ieri e oggi

Forlì ieri e oggi

A cura di Piero Ghetti

Basilica di San Mercuriale: la riapertura a fine marzo

Il parroco del Centro Storico di Forlì, don Nino Nicotra: “Contiamo di riprendere a celebrare nella chiesa rinnovata per la Domenica delle Palme”. Per il campanile occorre attendere un mese in più

“Contiamo di riaprire entro la fine di marzo, in modo da tornare a celebrare nella chiesa rinnovata per la Domenica delle Palme”. Don Nino Nicotra, responsabile dell’Unità pastorale Centro Storico, che raggruppa tutte le parrocchie “intra muros” cittadine, fra cui San Mercuriale, conferma le previsioni del progettista e direttore dei lavori arch. Emanuele Ciani, in merito ai tempi di restituzione al culto della secolare basilica di piazza Saffi.

Preannunciati nel novembre 2021 in sede di presentazione del “Progetto di riqualificazione e restauro del Complesso religioso dell'abbazia di San Mercuriale”, i lavori sono iniziati nell’ottobre scorso e riguardano gli interni della chiesa, a partire dal pavimento dell’aula centrale. Rimossi panche ed arredi, si è potuto procedere con il restauro vero e proprio, riguardante una superficie non omogenea e stratificata negli anni. Le parti originali, risalenti alla chiesa originaria del XII secolo, sono quelle poste a ridosso delle colonne. Il resto del piano di calpestio è stato rivisto nel tempo, a seconda delle necessità degli abati (fino all’avvento di Napoleone, San Mercuriale è stata condotta dai benedettini Vallombrosiani). Se la basilica potrà riaprire a fine marzo a fedeli e visitatori, per quanto riguarda il campanile ci vorrà un altro mese, e dunque bisognerà attendere fine aprile, inizi di maggio.

La grande torre è tuttora soggetta ad intervento, “al fine di garantire la pubblica incolumità – si legge nella relazione tecnica del progetto - e la messa in sicurezza di un percorso interno, sino al piano di calpestio delle quadrifore esistenti”. L’importante è riuscire ad “evidenziare i punti critici dei gradini irregolari dalla base sin alla cella campanaria, con il risanamento di tutti gli elementi in cotto interni ed esterni, delle colonnine lapidee in pietra d’Istria costituenti la monofora, le bifore, le trifore e le quadrifore in sommità, con i relativi trattamenti e metodologie di protezione e conservazione”, senza dimenticare l’installazione di un corrimano di sicurezza, con disegno semplice in ferro e la messa in sicurezza dei punti di affaccio. “Avviata nel 1178 su disegno di Francesco Deddi - scrivono nel 1960 don Bruno Bazzoli e Sergio Selli in ‘L’abbazia di San Mercuriale’ - la costruzione del campanile, operata da Mastro Aliotto, nel 1180 era terminata. Perciò in due soli anni fu conclusa questa opera di così vaste proporzioni. A base quadrata di m. 8,55 di lato, si sviluppa con slancio verticale di corpo snello se pur solido, fino al coronamento della cella campanaria”.

Con i suoi 75,58 metri è il secondo campanile della regione per altezza, subito dopo la Ghirlandina di Modena. Posto su di un terreno infido, reso irregolare dal movimento delle acque del fiume Rabbi che scorreva nei pressi, sin dalla progettazione venne dotato di fondazioni enormi (si sono trovate tracce fino entro la navata minore della prima campata destra della chiesa). E’ formato da due torri quadrate incorporate l'una dentro l'altra: quella interna è costituita da pilastri uniti fra loro mediante archi a volte. La sua compattezza lo innalzò a modello per altre costruzioni similari ben più celebri, a cominciare dal campanile di San Marco a Venezia: “Sotto l’amministrazione del doge Domenico Morosini, nel XII secolo - si legge in “evenice.it” - fu rimaneggiato con forme simili a quelle dei campanili di Aquileia e di San Mercuriale a Forlì”. Sempre i genieri della Serenissima pare l’abbiano usato come riferimento anche per la ricostruzione del campanile trecentesco, crollato in una nube di polvere il 17 luglio 1902. Dall’alto della secolare torre, il panorama su Forlì è incomparabile e merita la fatica dei 273 scalini necessari a raggiungere i 42,11 metri della cella campanaria. In aprile tornerà accessibile al pubblico e potrà essere percorsa in salita e discesa in tutta sicurezza. 

203_S.Mercuriale-Chiesa Campanile.riapert3-FotoAnni30.2203_S.Mercuriale-Chiesa Campanile.riapert2-FotoAnni30.1203_S.Mercuriale-Chiesa+Campanile.riapert4-Foto1900203_S.Mercuriale-Chiesa Campanile.riapert5-FotoAerea1936203_S.Mercuriale-Chiesa+Campanile.riapert4-Foto1900203_S.Mercuriale-Chiesa Campanile.riapert6_Inaugurazione.Chiostro-16.X.1941

Nella foto immagini storiche di San Mercuriale

Si parla di

Basilica di San Mercuriale: la riapertura a fine marzo

ForlìToday è in caricamento