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Sabato, 23 Settembre 2023
Forlì ieri e oggi

Forlì ieri e oggi

A cura di Piero Ghetti

Post Alluvione a Forlì: fra gli edifici feriti c’è anche la settecentesca Celletta della Misericordia

Popolarmente conosciuta come celletta della via Lunga, era uscita dall’oblio il 22 aprile scorso per merito di Gabriele Zelli e della sua visita guidata, nell’ambito del progetto “Cammina-menti”. Neanche un mese dopo, al posto di visitatori e curiosi la chiesetta ha ricevuto acqua e fango

La disastrosa alluvione che il 16 maggio scorso ha colpito Forlì e in particolare il quadrante occidentale della città, dai Romiti alla Cava, fino ad intrappolare in una morsa fangosa l’intero quartiere di San Benedetto, ha ferito anche la Celletta della Madonna della Misericordia. Popolarmente conosciuta come celletta della via Lunga, era uscita dall’oblio il 22 aprile scorso per merito di Gabriele Zelli e della sua visita guidata, nell’ambito del progetto “Cammina-menti”. Neanche un mese dopo, al posto di visitatori e curiosi la chiesetta ha ricevuto acqua e fango.

“La fiumana - comunica il parroco di San Benedetto Abate, don Emanuele Lorusso - ha infierito particolarmente sull’edificio, al punto che si è persa un’anta della porta e ora l’ingresso è sistemato alla meglio”. Non è possibile sbirciare all’interno, ma è facile intuirne lo stato attuale: la celletta è posta all’angolo fra via Lunga e via Lughese, a poche decine di metri dalla stessa “parrocchiale” di San Benedetto, colpita dall’alluvione in modo pesantissimo. “Quasi 1.5 metri di acqua e fango - si legge su Gofundme.it, ove è in corso una raccolta fondi per il recupero, proposta da Davide Briccolani - si sono riversati nella chiesa, nelle sale parrocchiali, nella cucina comunitaria e nel teatro, sfondando porte e rovesciando, sporcando e inzuppando tutto quello che trovava lungo il percorso. Una volta che l'acqua si è in qualche modo ritirata, è rimasta una enorme coltre fangosa, che per giorni interi ha superato i 40 centimetri”.

La Celletta della Misericordia è stata per decenni fulcro della devozione forlivese per la Madre di Cristo nella zona nord cittadina. Umile espressione religiosa della nobile famiglia Sauli, che la eresse in occasione della beatificazione del vescovo di Pavia Alessandro Sauli (nelle “file” della casata figurano altre figure illustri, come il conte Ferdinando, uno dei fondatori della Croce Rossa Italiana), la Celletta vide la luce fra il 1740 e il 1750. Ettore Casadei, nella sua Guida di Forlì e Dintorni, ne parla all’interno della scheda dedicata alla chiesa di Santa Maria al Voto dei Romiti. Fino all’ultimo dopoguerra godeva ancora di buona salute. I primi guai sono iniziati nel 1956, allorché ha cessato di essere una “dependance” dei Romiti. Non più officiata dopo l’istituzione della parrocchia di San Benedetto Abate, avvenuta nel 1970, si è ridotta a fare da paracarro di lusso in mezzo al traffico e ai gas di scarico. Nel 1972 qualche benpensante arriva ad ipotizzarne la demolizione, costituendo palese intralcio alla crescente circolazione veicolare. Fortunatamente il proposito rimane lettera morta.

Nel giugno 1986 subisce il furto sacrilego del bel dipinto mariano custodito all'interno, poi sostituito dall’opera di Francesco Giuliari, a sua volta rimpiazzata da una copia. Si giunge così al 1996, l’anno dell’accorato appello per la sua salvaguardia lanciato dall’allora presidente del Consiglio comunale Gabriele Zelli. In pochi mesi, grazie alla decisione dell’Amministrazione comunale di destinare alla “povera” chiesetta le “economie” dei lavori di sistemazione dell’intersezione fra le vie Gorizia e Lughese, e alla provvidenziale idea di Laura Sansovini, ex attrice della Compagnia dialettale Cinecircolo del Gallo, di chiedere un contributo pro celletta al posto del regalo per il suo pensionamento, si raccolsero i fondi sufficienti per eseguire i lavori di consolidamento di fondamenta, architrave d’ingresso e tetto del piccolo edificio. L’ultimo intervento risale al 2001 per iniziativa dello stesso Comune di Forlì, che provvide anche a sottrarre parzialmente la chiesetta al traffico, grazie al nuovo svincolo in via Lunga. Dopo quel lavoro è stata utilizzata molto di rado, fino a cessare del tutto la sua funzione. 

214_CellettaMisericordia-5_ChiesaRomiti_1930214_CellettaMisericordia-4_Esterno chiesa S.Benedetto postAlluvione214_CellettaMisericordia-3_Foto Celletta post alluvione214_CellettaMisericordia-2_Celletta pre alluvione (Foto CarloRavaioli da Tourer.it)

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Post Alluvione a Forlì: fra gli edifici feriti c’è anche la settecentesca Celletta della Misericordia

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