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Forlì ieri e oggi

Forlì ieri e oggi

A cura di Piero Ghetti

La piazza davanti al Circolo Mazzini

Nel 1957, nel grande spiazzo di corso della Repubblica che nell’immediato dopoguerra è stato punto di raccolta di mezzi militari dei tedeschi sconfitti, sorse l’Hotel della Città e de la Ville su progetto del grande architetto milanese Giò Ponti

Una piazza davanti al circolo Mazzini. Ne parla Antonio Mambelli in “Diario degli avvenimenti in Forlì e Romagna dal 1939 al 1945”, Laicata Editore. Bibliotecario e saggista, ma soprattutto straordinario cronista, fedele alla narrazione tipicamente forlivese del quotidiano avviata dai vari Novacula e Giovanni di Mastro Pedrino, così annota nella pagina relativa alla giornata dell’8 ottobre 1945: “I polacchi si esercitano ai pezzi d'artiglieria e manovrano con armi automatiche, nella piazza di fronte al circolo Mazzini in borgo Cotogni. Questo borgo che si chiamò Strada di Mezzo, Pio, Vittorio Emanuele II, Muti, si chiama ora della Costituente (l’attuale corso della Repubblica, n.d.r.)”. In quel grande spiazzo, ottenuto alla fine degli anni Trenta dalla demolizione delle case Albanesi e Bazzotti, alcuni forlivesi ricordano che “c'erano carri armati, bombe di ogni cenere e quant'altro di armi abbandonate dai tedeschi”. Molti bambini andavano a giocare con i relitti dei panzer, “finché uno vi rimase ucciso in un incidente e allora fu loro proibito l'accesso all'area”. Nel 1952, l'Amministrazione comunale emise un bando pubblico per la costruzione e la gestione di un grande albergo, da erigersi proprio nell’area residua dalla costruzione di un vasto complesso edilizio destinato ad alloggi per impiegati statali (I.N.C.I.S).

Si fece avanti l’editore milanese Aldo Garzanti, nativo di Forlì, che dapprima ottenne in dono il terreno dal Comune, per poi incaricare della progettazione (1953) lo studio milanese Ponti-Fornaroli-Rosselli capitanato dal grande architetto Giò Ponti. I lavori furono eseguiti dalla ditta Enea Orioli, che consegnò il nuovo Hotel della Città et de la Ville nel 1957. La sede dell’albergo, arretrata rispetto al fronte principale di corso della Repubblica, si segnala per gli spioventi invertiti, le finestre esagonali e gli spazi aperti ed è considerato fra i più significativi esempi italiani di architettura contemporanea. Sulla facciata compare anche un mosaico raffigurante l’abbazia di San Mercuriale, che riporta la scritta “Fondazione di Livio e Maria Garzanti”. “Aldo Garzanti – scrive Luciano Versari nella pagina culturale ‘facebook’ “Storia e storie di Forlì” – nacque a Forlì il 4 giugno 1883 da Livio, maestro elementare, repubblicano e garibaldino, e da Maria Fussi. Frequentò le scuole medie e superiori a Forlì, dove ebbe insegnante G. Mazzatinti, che lo educò al lavoro di biblioteca e all'interesse per lo studio accurato e approfondito delle fonti archivistiche. Si iscrisse, quindi, alla facoltà di lettere dell'Università di Bologna, laureandosi nel 1907. Nel 1937, anche dietro consiglio del caro amico Aldo Spallicci, Garzanti decide di dedicarsi all'editoria e l'anno successivo rilevò dall'IRI la Treves, una delle più gloriose case editrici italiane, da tempo in gravi difficoltà.

Nel 1952 si ritirò dalla direzione dell’impresa per motivi di salute, rimanendone, però, presidente. Negli ultimi anni si dedicò maggiormente all'attività filantropica, che non aveva mai trascurato. Morì improvvisamente a San Pellegrino Terme nella notte fra il 4 e il 5 Luglio 1961”. Il 12 ottobre del 1957 viene ufficialmente inaugurato e aperto al pubblico, nel corso di un'affollatissima cerimonia, il grande complesso architettonico di corso della Repubblica, comprensivo sia dell’hotel che del Centro Studi Fondazione “Livio e Maria Garzanti”, finalizzata ad offrire ospitalità e sostentamento ad artisti bisognosi, giovani e anziani. “Questa – dichiarò quel giorno Aldo Garzanti, rivolgendosi ai giovani forlivesi intervenuti alla cerimonia – è la casa dove potete lavorare così come il vostro spirito vuole”. Dal marzo 2015, l’Hotel della Città risulta chiuso e inattivo. Dopo il bando pubblico lanciato nell’ottobre 2016 dalla Fondazione Garzanti in accordo con l’Amministrazione comunale – <Facciamo appello all’imprenditoria locale, perché l’Hotel della Città non è solo un pezzo di storia, ma un simbolo di Forlì> - sono pervenute alcune manifestazioni d’interesse di operatori intenzionati a rilanciare l’albergo. Le trattative sono tuttora in corso. Nel frattempo hanno già ripreso vita il Bistrot Borgo Cotogni e un supermercato Pam. 

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