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"La gentilezza è l’arte dell’amore"

Credo che utilizzare la gentilezza come valore personale, in primis con se stessi, per poi donarla all’altro sia fondamentale

"La gentilezza è l’arte dell’amore". Che cosa ne pensate? Cosa vi sussulta all’interno di voi stessi questa semplice e cospicua dichiarazione? Per il mio sentire concordo a pieno con quanto definito. Credo che utilizzare la gentilezza come valore personale, in primis con se stessi, per poi donarla all’altro sia fondamentale; e come spesso definisco le cose "fighissimo".

Si proprio così, quando fin dal mattino ti azioni con gentilezza in quello che fai generi un campo energetico che ti permette di vivere in uno stato d’animo di consueto positivismo generando ottimi risultati. "La gentilezza consiste nel considerare il come stai facendo quella precisa azione". Molto spesso la gentilezza la utilizziamo nella cavalleria con il “gentil sesso” per esempio attraverso l’apertura dello sportello dell’auto o meglio l’aprire la porta di un locale. Ci sarebbero direi milioni di esempi per utilizzare la gentilezza nei confronti dell’altro, ma oggi desidero portarla in figura come valore aggiunto nell’utilizzarla nei confronti di se stessi: per come c’è la doniamo nel parlarci, nell’azionarci, nel gratificarci.

Magicamente nel momento in cui utilizzeremo la gentilezza succederà una cosa meravigliosa, lo immaginate? Lo avvertite? Direi di provare no? Perché parlo così perché la impiego tutto il giorno; non vi voglio tenere sulle spine. La gentilezza mi insegna a non giudicare ma nel comprendere meglio me stesso e l’altro. Come è possibile tutto questo? Perché essendo alla base dell’amore, dal momento in cui la gentilezza stessa la utilizzo, scelgo di amare ciò che non conosco o meglio vado a scoprire cosa c’è di nuovo in me o nell’altro per arricchirmi senza estraniarlo col semplice giudizio.

Pensate un po’ che spasso: si posso comprendere che ci sia qualcuno dalla platea della lettura che possa in questo momento alzare la sopracciglia (solitamente quella destra) o torcere il naso per questa dichiarazione, ma vi invito come faccio di solito ad allenarvi nel farlo (tengo precisare un aspetto fondamentale, non abituate mai e dico mai la vostra mente alla routine più totale, come dico sempre riprendendo le famose parole del grande e memorabile Bandler; “Per come cambio ciò che penso, cambio ciò che sento”).

Ogni giorno possiamo fare se lo scegliamo grandi cose attraverso l’utilizzo di strumenti utili, efficaci, portentosi come la gentilezza. Vi auguro un ottimo periodo nel quale donarvi quantità indefinite di gentilezza e magari a fine giornata trascrivete su carta “il dove e come” avete utilizzato la gentilezza. Chissà cosa succederà dentro di voi? “Go umani Go...”

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