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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il Foro di Livio

Il Foro di Livio

A cura di Umberto Pasqui

Come stanno i canguri di Forlì?

Quarant'anni fa, con generosità rocambolesca, arrivarono marsupiali dall'Australia e misero su famiglia. Furono collocati nei Giardini pubblici. Qualcuno ha dei ricordi di questa singolare vicenda che lega Forlì all'Australia? Essendo un "Forum" di Livio, largo a chi ha aneddoti o foto.

La domanda potrebbe evocare suggestioni o far pensare a vaneggiamenti. In realtà è un po' il succo del discorso di una lettera comparsa su “Famiglia Cristiana” nel dicembre 1977. I mittenti, allora adolescenti, sono Riccardo e Lisa Servadei, figli di Afro e Carla, forlivesi residenti in Australia: “Vorremmo sapere come stanno e in quanti sono i canguri che abbiamo donato allo zoo di Forlì due anni fa” scrivono.

Per “zoo di Forlì” s'intende una parte dei Giardini pubblici poi Parco della Resistenza che, almeno fino agli anni '80, era popolata da animali in cattività, specialmente daini ed emù. “C'è voluta la faccia tosta del babbo – raccontano i ragazzi da Melbourne - a ottenere tutti i permessi per mandarli a Forlì: ha brigato per due anni con ministri federali e capi dipartimento, e si è fatto ricevere anche dal Vice Primo Ministro”.

A questa domanda fa seguito la risposta di Alberto Silvestri, noto veterinario e studioso allora direttore del “Melozzo”, mensile del Comitato Pro Forlì storica artistica: “Sono lieto di assicurarvi che i simpatici marsupiali godono di ottima salute e si sono riprodotti, segno questo, che si sono magnificamente adattati alle condizioni climatiche della città che li ospita. D'inverno i ricoveri chiusi, sono riscaldati da lampade a raggi infrarossi. Entrambe le coppie hanno dato alla luce due piccoli ciascuno”.

Inoltre, quasi a mettere il sigillo su una vicenda la cui memoria in città pare sbiadita, aggiunge: “I vostri canguri costituiscono la principale attrazione per i forlivesi che frequentano i giardini pubblici, ed in particolare per i ragazzi: intere scolaresche accompagnate dagli insegnanti, sono venute anche dai centri vicini della Romagna e dell'Emilia”. La presenza dei canguri a Forlì, infatti, secondo Silvestri “oltre a rappresentare un incitamento alla protezione di specie animali, è anche un messaggio di fratellanza tra i popoli, oltreché un atto di attaccamento alla vostra terra”.

Qualcuno ha dei ricordi di questa singolare vicenda che lega Forlì a Melbourne? Essendo un "Forum" di Livio, largo a chi ha anneddoti o foto. Saranno vagliate le testimonianze più interessanti e citate prossimamente in questo spazio. Se poi non ne arriveranno, vorrà dire che l'Australia è davvero molto lontana.

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