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Il Foro di Livio

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A cura di Umberto Pasqui

Da Stoccolma a Forlì: la tappa di una Regina

Cristina di Svezia, regnante nella prima metà del Seicento, fu una donna dalla storia particolarmente interessante, complessa, anticonformista. Dopo aver reso Stoccolma l'Atene del nord, si convertì al cattolicesimo e abdicò nel 1654. Nel viaggio d'esilio che l'avrebbe portata a Roma, passò da Forlì e qui le cronache del tempo si prodigano di particolari. Ad accoglierla, autorità e cittadini. Cosa successe?

Cristina di Svezia, regnante nella prima metà del Seicento, fu una donna dalla storia particolarmente interessante, complessa, anticonformista. Dopo aver reso Stoccolma l'Atene del nord, si convertì al cattolicesimo e, per questo e altri motivi, abdicò nel 1654. Nel viaggio d'esilio che l'avrebbe portata a Roma, passò da Forlì e qui le cronache del tempo si prodigano di particolari. Ad accoglierla, il governatore cittadino Fulvio Petrocci, insieme col legato di Romagna, cardinale Acquaviva. Cosa successe?

Era una notte di novembre quando il rimbombo di un cannone scosse Forlì: le strade erano illuminate con fiaccole e torce di cera bianca alle finestre che formavano archi di luce. Sopra questi “effetti speciali”, ecco i blasoni dell'ex Regina salutata da uno spettacolo pirotecnico: aveva fatto ingresso in città con il suo seguito di 250 uomini e altrettanti cavalli. I Novanta Pacifici finanziarono una “macchina incendiaria” che voleva rappresentare il fiume Montone. Cristina gradì la scoppiettante sorpresa. Quindi fece i convenevoli di rito, con dame e gentiluomini e passò la notte in città. Città che doveva essere più o meno come quella rappresentata nell'immagine (in realtà, fu disegnata da Coronelli quarant'anni dopo la celebrazione reale), con le mura ben più ampie del centro abitato, con le porte "all'antica", con la rocca di Ravaldino in posizione periferica e il canale che esce con un rettilineo alla Grata, accarezzando la torre del Pelacano dopo essersi confuso tra i vicoli della città. Emerge la sagoma del Duomo con tanto di cupola, in posizione assolutamente centrale. Più marginale è San Mercuriale, con l'ampio campo davanti, ornato, in mezzo, dalla colonna della Madonna del Fuoco che da qualche decennio aveva sostituito la "Crocetta", tempietto sorto per ricordare la battaglia del "Sanguinoso mucchio". 

I preparativi furono notati all'alba del giorno successivo: con gran lavorio la grande piazza di Forlì era stata resa ancora più bella, prolungando, per esempio, il loggiato del “pubblico palazzo”. Qui la Regina aveva passato la notte e buona parte del giorno nel più completo sfarzo: ricche mense cariche di “rarissime frutta a dispetto della stagione”, vasellami d'oro e d'argento, musiche e messa in Duomo. L'ormai ex regina, personaggio leggendario del suo tempo, fu quindi incontrata “con treno magnifico” dal cardinal Legato, dai cittadini con “ben quaranta carrozze a sei cavalli”, oltre due compagnie di uomini d'arme e una di gentiluomini a cavallo che facevano da scorta alla sovrana. Finora si è citata, come fonte, la “Storia di Forlì” di Paolo Bonoli.

Lo stesso episodio è descritto anche dal coevo Sigismondo Marchesi che ha lasciato una descrizione un po' criptica di queste “contentezze universali”. Infatti, si trattiene dal dire “alcune particolarità, che per degni rispetti convien tacere”. Eppure dice e non dice, perché poi aggiunge sussurrando di “stranezze fatte a Cittadini e Accademici Filergiti” dal cardinal Legato. Su cosa sia successo, lo storico sorvola, parla solo di “allegrezze” citate in contrasto con la tristezza della morte, avvenuta poco dopo, di Fabrizio dall'Aste. Il Venerabile forlivese fu il fondatore della congregazione degli oratoriani di San Filippo Neri.

La Regina di Svezia tornò poi a Forlì, dopo un paio d'anni: una pestilenza aveva infestato mezza Italia ma la Romagna ne fu risparmiata. Di questo secondo transito si sa meno: alloggiò “in casa del marchese Giuseppe Albicini”. Dopo aver già letto, in questa rubrica, del passaggio di Edoardo I Re d'Inghilterra sotto san Mercuriale, un'altra testa coronata sarà accolta nel capoluogo romagnolo. A proposito di questa rubrica, si ricorda che ha anche una pagina facebook (@forodilivio), andate a scoprire che cosa contiene... 

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