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In migliaia per conoscere la nuova differenziata: malumori per gli sfalci, potenziato il call center

Tanti forlivesi hanno risposto presente all'incontro pubblico per conoscere il nuovo sistema di gestione dei rifiuti che entrerà a pieno regime da gennaio

Blu, giallo, grigio, marrone e beige. I bidoni della rivoluzionaria raccolta differenziata di Alea Ambiente sono entrati giovedì al Palagalassi. Tanti forlivesi hanno risposto presente all'incontro pubblico per conoscere il nuovo sistema di gestione dei rifiuti che entrerà a pieno regime da gennaio, riempiendo l'area del parterre e parte della gradinata dell'impianto sportivo di via Punta di Ferro. Tra le novità emerse dalla riunione pubblica anche l'annuncio di un incremento di 15 operatori per il servizio di call center e la ricerca di dipendenti con patente C.

"E' il ventesimo incontro da inizio luglio - ha sottolineato nell'introduzione l'assessore all'Ambiente, William Sanzani -. Capiamo le titubanze e le preoccupazioni per il cambiamento che riguarderà un gesto quotidiano. Ma i tredici sindaci che hanno adottato la nuova raccolta si stanno calibrando sulla base degli incontri che si sono svolti. E anche in mattinata (giovedì per chi legge, ndr) abbiamo svolto una riunione". L'assessore ha ribadito come la tariffa puntuale sia "un modello consolidato nella provincia di Treviso da un ventennio" e che l'obiettivo è di portare la raccolta differenziata al 74% entro il 2020. Sanzani ha anche sottolineato che i sindaci approveranno il regolamento a dicembre e che "il 90% dei cittadini pagherà meno".

"Occorre essere più accorti nella separazione dei rifiuti e nella raccolta - è stato evidenziato nel corso dell'incontro da Andrea Bertozzi, responsabile raccolta di Alea Ambiente -. Dai controlli effettuati dai cassonetti stradali è emerso che l'88% dei rifiuti era differenziabile". Ma è sulla questione della tariffa puntuale che dalla platea si sono alzati i primi mormorii. "Non ci saranno multe - è stato garantito -. Ci saranno segnalazioni di tipo educative per i conferimenti sbagliati. Più si differenzia e meno si paga perchè meno rifiuto va nel "secco", che è il contatore della tariffa". Gli svuotamenti del secco sono contabilizzati ed è stato fatto un esempio specifico per un nucleo familiare di quattro persone, che ha cinque svuotamenti del "secco" già in tariffa: "All'anno, secondo una bozza, la cifrà che si andrà a pagare si avvicina ai 220-230 euro. Il singolo svuotamento aggiuntivo costerà 15 euro in più. Nelle simulazioni fatte dovrebbero essere cinque-sei all'anno".

Altri malumori hanno riguardato il tema degli sfalci e le potature: "Può essere richiesto un bidone da 240 litri ed il costo dovrebbe essere di 10 euro all'anno, più un euro per ciascun svuotamento". E' stato spiegato che "sono al vaglio soluzioni di sgravi per chi pulisce i viali per chi si accorda col comune". E anche questa soluzione ha suscitato le reazioni dei presenti. Una richiesta specifica di raccolta di rifiuti ambientali sarà messo a tariffa al costo di circa 15 euro, così come la raccolta di rifiuti elettronici (Raee) ed ingrombanti. Per quest'ultime tipologie di rifiuti è possibile il conferimento gratuito presentandosi all'EcoCentro.

Altre problematiche hanno riguardato le gestioni condominiali, come ad esempio il conferimento dei rifiuti raccolti durante le pulizie dell'aree cortilizie e scale: tra le soluzioni suggerite quella di adottare un bidone unico oppure quella di gettare quanto raccolto nei singoli secchi dei condomini a rotazione. Non sono mancati interrogativi riguardanti i bidoni troppo grandi e la mancanza degli spazi dove tenerli, con conseguenti problemi anche di igiene, e la questione dei pannolini e pannoloni. Per quest'ultimo caso specifico è stato spiegato che è possibile scaricare sul portale di Alea Ambiente il modulo per la richiesta dei "bidoni solidali" e che il costo di quella che è stata definita "un'esigenza sociale" è di una cifra simbolica intorno all'euro.

Per il centro storico sono previsti servizi aggiuntivi, come la presenza di un EcoBus che può raccigliere due tipologie di rifiuto differenti alla volta ad eccezione del "secco" o di un EcoStop, che raccoglierà quattro tipologie di rifiuto differenti alla volta. Che piaccia o meno i forlivesi dovranno abituarsi all'idea di un modello di raccolta virtuosa che può sulla distanza portare vantaggi alla comunità. 


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