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Il pianista Filippo, maturità con lode al "Canova": "Andrò alla scoperta del mondo dell'informatica"

Si descrive come "un ragazzo determinato, preciso e pignolo in tutto ciò che faccio"

Filippo Sansavini è tra i "maturi" del Liceo artistico e musicale "Canova" che hanno concluso il ciclo di studi con tanto di lode. Si descrive come "un ragazzo determinato, preciso e pignolo in tutto ciò che faccio. Trascorro gran parte del mio tempo a studiare, spesso anche campi del sapere distanti rispetto a ciò che ho studiato fino ad ora perchè mi piace avere una visione a 360 gradi".  

Filippo, il suo percorso al "Canova" si è concluso con la lode. Cosa ha provato?
I cinque anni scolastici appena conclusi sono stati molto importanti per la mia crescita. Sono anni che ho vissuto a pieno e che hanno racchiuso molteplici emozioni. Ho vissuto quest’ultimo anno con particolare determinazione e tensione cercando di far combaciare lo studio scolastico con lo studio per i test d’ingresso di Ingegneria Informatica, ma al termine dell’esame orale ho lasciato andare tutta questa tensione accumulata per mesi e ho provato emozioni indescrivibili a parole.

Una lode che arriva al termine di un cammino condizionato anche da due anni dall'epidemia, con la novità della dad. Come si è trovato?
Il mio giudizio sulla dad è controcorrente rispetto ai miei colleghi. Ritengo tuttora che sia stata una scelta corretta ed un momento ulteriore di crescita per tutti noi. Nonostante il modo violento con cui si è presentato questo nuovo modo di fare scuola, ho accolto con piacere la dad in seguito all’aver notato i benefici che portava a livello personale e ambientale. Sono aumentati lavoro e responsabilità ma allo stesso tempo è aumentato anche il tempo libero, prima utilizzato per i viaggi di andata e ritorno da scuola. 

La maturità le ha messo qualche timore?
Il mese di giugno è stato caratterizzato dalla paura di deludere in primis me stesso e in secundis chi ha sempre creduto in me e mi ha sostenuto in questo percorso. I giorni pre orale ero cosciente della solida preparazione che avevo, ma nonostante questo sfogliavo pagine e pagine alla ricerca frenetica e frustrante di un argomento che credevo di non sapere alla perfezione. 

Qual è il suo strumento preferito?
In questi anni ho avuto la possibilità di avere tra le mani più strumenti, dai più classici ai più particolari. Devo dire però che le emozioni derivanti da un pianoforte a coda non sono le stesse che ho provato con tutti gli altri. L’occhio rimane affascinato dalla sua imponenza e dai colori, le orecchie dal suono brillante e le dita al tocco dei tasti.

Ora cosa farà?
Il prossimo capitolo della mia vita si aprirà a settembre, a Firenze, all’Università di Ingegneria Informatica. Ho deciso di affrontare questo percorso in seguito a numerose esperienze che in questi anni mi hanno avvicinato al mondo dell’informatica e che si collegano strettamente al percorso musicale.  

Qual è il suo sogno?   
Il mio sogno è vivere una vita piena. Piena di emozioni, di nuove esperienze, anche dure che mi mettano alla prova ma soprattutto con la determinazione, la voglia e la felicità che mi hanno caratterizzato fino ad adesso. 

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