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Cronaca

"Presso di te è il perdono": preghiere e confessioni non stop per il tempo di Quaresima

L’iniziativa sarà proposta per la prima volta anche nelle carceri italiane, compresa la Casa circondariale di Forlì.

A Forlì ritorna “Presso di te è il perdono”. Da venerdì a sabato la Diocesi di Forlì-Bertinoro raccoglie l’invito di Papa Francesco, proponendo per il quinto anno consecutivo l’iniziativa “24 ore per il Signore”. Come in tutte le diocesi del mondo, alcune chiese saranno aperte ininterrottamente per una giornata, in modo da offrire ai fedeli che lo desiderano l’accesso alla confessione e l’adorazione eucaristica. Per le parrocchie dei vicariati forlivesi, le confessioni a orario continuato saranno nella chiesa del Corpus Domini dalle 19 di venerdì alle 19 di sabato. Per gli altri vicariati saranno nei luoghi scelti dai rispettivi parroci. L’iniziativa sarà proposta per la prima volta anche nelle carceri italiane, compresa la Casa circondariale di Forlì. È un gesto suggerito dallo stesso papa Francesco per valorizzare al massimo la Quaresima, dal latino “quadragesima” che significa “quarantesimo”: “In ogni diocesi, almeno una chiesa rimarrà aperta per 24 ore consecutive, offrendo la possibilità della preghiera di adorazione e della Confessione sacramentale”.

La Quaresima è il periodo di quaranta giorni che precede la celebrazione della Pasqua e ricorda il tempo trascorso da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano. Sono pratiche tipiche della quaresima il digiuno ecclesiastico e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità. È un cammino di preparazione a celebrare la Pasqua, che è il culmine delle festività cristiane. “Invito soprattutto i membri della Chiesa – scrive monsignor Rino Fisichella, presidente del pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione - a intraprendere con zelo il cammino della Quaresima, sorretti dall’elemosina, dal digiuno e dalla preghiera. Se a volte la carità sembra spegnersi in tanti cuori, essa non lo è nel cuore di Dio! Egli ci dona sempre nuove occasioni affinché possiamo ricominciare ad amare”.

“Durante il Giubileo – continua Fisichella - abbiamo toccato con mano quanto il nostro popolo sentisse il bisogno della misericordia. È un cammino che continua, una dimensione che, in maniera speciale, vediamo entrare sempre di più nella vita delle nostre comunità. L’esperienza del perdono è senza dubbio una delle esperienze più belle che possiamo sperimentare nella nostra vita: se però non lo imploriamo come dono del Padre, se non ci lasciamo perdonare da Lui, non saremo capaci di poterlo ricevere e, a nostra volta, di perdonare i nostri fratelli”. Ad aprire le pratiche di riconciliazione col Signore sarà lo stesso Papa Francesco alle 17 di venerdì, presiedendo una celebrazione penitenziale nella basilica di San Pietro, per poi confessare lui stesso alcuni fortunati fedeli, che saranno scelti fra i partecipanti alla liturgia.
 

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