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Cronaca

30 milioni di contributi all'Università per Medicina, il Comune conferma la sua erogazione di 11 milioni

el prossimo consiglio comunale, infatti, il Comune di Forlì approverà la convenzione con Serinar che permetterà di destinare al progetto 11 milioni e 250mila euro, denaro già stanziato dal municipio lo scorso febbraio

Nuovo passo per il consolidamento del neonato corso di laurea di Medicina e Chirurgia a Forlì. Nel prossimo consiglio comunale, infatti, il Comune di Forlì approverà la convenzione con Serinar che permetterà di destinare al progetto 11 milioni e 250mila euro, denaro già stanziato dal municipio lo scorso febbraio. Il contributo del Comune sarà spalmato in 20 anni, sotto forma di apporto di capitale consortile a Serinar, la società  per l'insediamento universitario, partecipata dal Comune di Forlì al 40%. In questo modo, nei prossimi 20 anni Serinar si troverà ad amministrare, per sostenere Medicina a Forlì, più di 30 milioni di euro: per l'esattezza 14 milioni della Fondazione Cassa dei Risparmi, 11.250.000 euro del Comune e altri 6.436.000 da donatori privati.

Fondazione e mecenati hanno già effettuato il loro atto di donazione lo scorso febbraio. Ed ora manca l'apporto del Comune di Forlì, che si completerà il prossimo Consiglio comunale, quando l'assise vaglierà la convenzione con Serinar che permetterà l'erogazione del denaro già a partire dal 2020. Nel testo viene specificato che le somme che giungeranno annualmente andranno spese per lo sviluppo del corso di Medicina e i servizi connessi, con rendicontazione annuale. Viene inoltre specificato che le spese autorizzate per l'impiego del contributo comunale saranno destinate agli  spazi didattici, all'allestimento di laboratori, l'acquisto di strumentazione e ad azioni a sostegno degli studenti, nonché altre spese per la realizzazione del progetto come previste dalla cabina di regia, l'organo misto che dovrà vigilare sull'utilizzo dei fondi. Invece i più di 20 milioni giunti da Fondazione e privati verranno utilizzati per il sostegno del costo del personale, docenti e personale tecnico amministrativo.

Il testo è stato esaminato in commissione consigliare e non sono mancati attriti tra l'assessore al Bilancio Vittorio Cicognani e l'opposizione, con una serie di quesiti posti dal consigliere di 'Forlì & Co' Giorgio Calderoni e dal capogruppo del Pd Soufian Hafi Alemani. Scintille quando Alemani ha chiesto conto dell'utilizzo dei fondi, paventando una “magagna” celata nella delibera. In un successivo intervento lo stesso Alemani si è parzialmente corretto, indicando la sua volontà di contenere i toni.

In una comunicato stampa, il termine è stato stigmatizzato dall'assessore Cicognani: “Mi meraviglio che il consigliere comunale del Partito Democratico Soufian Hafi Alemani, nella sua veste istituzionale, possa anche solo pensare di utilizzare una simile terminologia riferendosi al progetto universitario di Romagna Salute. Un progetto, è bene ricordarlo, di assoluto rilievo, frutto di una società solidale e operosa, di un patto di collaborazione inter-istituzionale di altissimo livello, battezzato in tutte le sue articolazioni dai massimi rappresentanti accademici dell’Alma Mater. Apostrofarlo nei termini utilizzati da Alemani, sminuendone la portata, è davvero deplorevole e squalificante. La parola ‘magagna’ inserita in questo contesto, infatti, non solo è lesiva delle professionalità di tutti coloro che hanno lavorato alla stesura della convenzione e a quella, molto più complessa, del progetto stesso ma, e questa è la sfumatura più grave, sottintende del dolo. Cosa dalla quale ci dissociamo nella maniera più assoluta. Purtroppo non è la prima volta che il consigliere Alemani si lascia prendere la mano, durante discussioni consiliari o in commissione, da espressioni piuttosto colorite, al limite della censura, e da dichiarazioni assolutamente fuori luogo. Mi auguro che le sue scuse non tardino ad arrivare”. 

Ha replicato con una nota Alemani: "L’assessore Cicognani – com’è evidente - tenta di distrarre l’attenzione, strumentalizzando domande a cui ha avuto difficoltà a rispondere e per questo ricorre ad una strumentale polemica sulla terminologia, tentando con ciò di associarvi inesistenti giudizi politici. È – quindi - sempre spiacevole che si tirino in ballo giudizi sulla persona, ma se questo è ciò di cui abbisogna l’assessore Cicognani lascio che sia il metro del suo stile politico. Non so chi suggerisca – infine - all’Assessore Cicognani di strumentalizzare le parole per diffondere un messaggio distorto della realtà, ma spero accolga il mio invito a lasciar perdere questi suggeritori". 

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