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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

I 50 anni di Comunione e Liberazione a Forlì nel ricordo di don Ricci

Il movimento di Comunione e Liberazione di Forlì festeggia 50 anni di vita. Una presenza che ha varcato i confini della città, cominciata nel 1961 con don Francesco Ricci, allora giovane sacerdote

Il movimento di Comunione e Liberazione di Forlì festeggia 50 anni di vita. Una presenza che ha varcato i confini della città, cominciata nel 1961 con don Francesco Ricci, allora giovane sacerdote, insegnante di religione e assistente dell’Azione Cattolica. La proposta che faceva ai giovani che si radunavano attorno a lui era una novità nel panorama educativo forlivese che li coinvolgeva in un cammino di solida formazione cristiana e culturale. Nell’autunno di quell’anno una studente del liceo Berchet di Milano venne a Forlì e raccontò dell’esperienza che stava vivendo con mons. Luigi Giussani in Gioventù Studentesca.

Cominciarono subito i rapporti con la comunità di Milano che continuarono poi nelle uscite in Campigna, i ritiri, i convegni le vacanze a Peschici e alle Dolomiti, la caritativa. Quel legame che portò don Francesco in tutto il mondo a iniziare e sostenere nuove comunità di Cl e che lo fece definire da don Giussani “il primo e più grande compagno di cammino”. Don Francesco accompagnò i passi più significativi della comunità come la nascita della Fraternità di Cl, l’associazione laicale riconosciuta dalla Chiesa nel 1982. Alla Fraternità di Forlì, della quale oggi è responsabile l’avvocato Valerio Girani, fu affidata la chiesa di San Filippo, che don Francesco aveva salvato dalla chiusura e della quale era stato rettore fino alla morte. Assieme alla Fraternità il Movimento di Forlì, che oggi coinvolge circa mille persone, propone la catechesi settimanale, la scuola di comunità, agli adulti e anche ai giovani che nelle scuole sono presenti con Gioventù Studentesca, guidata da don Enzo Zannoni.

Sono presenti inoltre una comunità di Memores Domini, che riunisce persone di Cl che seguono la vocazione di dedizione totale a Dio vivendo nel mondo, la Fraternità sacerdotale dello Studium Christi e la Fraternità laicale San Giuseppe. La comunità di Cl ha varcato le frontiere di Forlì non solo con la missione di don Francesco ma con le canzoni di Claudio Chieffo come Il seme e l’Ave Maria, cantate in tutto il mondo e gli spettacoli della compagnia del Teatro dell’Arca. Il sacerdote forlivese don Alberto Bertaccini è missionario in Ecuador mentre Matteo Dall’Agata sta completando la sua formazione nella Fraternità missionaria di San Carlo Borromeo. Da persone educate alla fede dal Movimento sono nate a Forlì numerose opere educative, come la cooperativa Tonino Setola che gestisce le scuole La Nave, i Cavalieri del Graal per i ragazzi delle medie, la cooperativa il Salvagente per l’aiuto allo studio, Famiglie per l’accoglienza. E poi il centro culturale La bottega dell’orefice, il teatro Testori. In campo socio-educativo la Domus Coop, Solidarietà e intrapresa, in ambito caritativo il Centro di solidarietà San Martino.

«Don Francesco, il primo e più grande compagno di cammino'' – ricorda Don Enzo Zannoni, assistente ecclesiastico diocesano della Fraternità di Cl e rettore della Chiesa di S. Filippo – Con queste parole don Giussani, vent'anni fa ha dato a tutti gli amici di Comunione e Liberazione la notizia della scomparsa di don Francesco Ricci, descrivendo la loro amicizia che li ha portati a viaggiare in tanti paesi del mondo, uniti nella passione missionaria, dall'America Latina al Giappone ed ai paesi dell'Est. Siamo particolarmente grati a don Francesco, del quale quest’anno ricorrono i venti anni dalla morte, perché qui a Forli, attraverso la sua opera, è nata l'esperienza della nostra comunità».

«Gratitudine che rinnoviamo oggi - spiega Valerio Girani responsabile diocesano della Fraternità di Comunione e Liberazione - con la consapevolezza descritta recentemente da don Carrón, oggi alla guida del Movimento: ‘che ancora ci siamo, non che ci siamo come organizzazione, ma che ci siamo, che il Signore continui ad avere pietà del nostro nulla, del nostro niente, e che possa costantemente risvegliarsi la nostra libertà davanti all’eccezionalità della Sua presenza’».

L’evento di apertura delle celebrazioni dei 50 anni sarà l’incontro pubblico ‘Appassionati al fatto cristiano’, sabato 19 novembre alle 18 nell’Auditorium Fiera di Forlì, dove interverrà Alberto Savorana, portavoce nazionale di Cl. Nell’occasione, porteranno un personale contributo, tra gli altri, Edoardo Polidori, direttore del Sert Ausl Forlì e Daniele Boattini, Direttore Generale Banca di Forlì Credito Cooperativo. A seguire, si terrà la grande cena con canti e festa popolare nei padiglioni della Fiera.

LA MOSTRA
Dal 20 novembre al 4 dicembre resterà aperta nel chiostro di Palazzo Talenti Framonti in piazza Saffi la mostra multimediale ‘50 anni di storia di Cl a Forlì’ che racconterà come nella realtà forlivese, anche attraverso la paternità di grandi educatori come Don Francesco Ricci e Don Lino Andrini, nel tempo sono nate importanti iniziative ed opere imprenditoriali, culturali, educative e di solidarietà. La mostra ripercorrerà la storia di cinquant’anni del Movimento in città attraverso immagini, scritti e documenti video; ci saranno spazi live con musiche, animazioni, letture, incontri. Nello spazio del chiostro il pittore Franco Vignazia realizzerà, nel corso dei giorni di apertura, un’opera dedicata al cinquantesimo. Orari di apertura: dalle 9 alle 19. Visite guidate. In stampa il catalogo della mostra. Già disponibile la cartolina ricordo del 50esimo con annullo speciale delle Poste Italiane.

Il 2 dicembre, come ogni primo venerdì del mese, sarà celebrata alle 21 la Messa della comunità nella chiesa di San Filippo Neri in via Giorgina Saffi, che per questa occasione sarà di ‘Ringraziamento’.

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