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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"50mila mascherine ai cittadini entro Pasqua": Comune già al lavoro per la distribuzione

Sono arrivate a Forlì le mascherine per la popolazione, 50mila pezzi di una dotazione di 3 milioni acquistate dalla Regione. Il Salone comunale è stato adibito a centro di smistamento

Sono arrivate a Forlì le mascherine per la popolazione, 50mila pezzi di una dotazione di 3 milioni acquistate dalla Regione. Il Salone comunale è stato adibito a centro di smistamento. “Una meravigliosa macchina organizzativa: dirigenti, dipendenti e consiglieri comunali, coordinatori di quartiere e volontari, tutti a confezionare le mascherine che nei prossimi giorni verranno distribuite ai nostri concittadini. Forlì è forte e in questi momenti di difficoltà lo dimostra sempre”, commenta il lavoro in corso il vice-sindaco Daniele Mezzacapo.

Il Comune di Forlì non ha ancora definito le modalità di distribuzione alla cittadinanza, ma è possibile che sarà utilizzata la rete dei quartieri. In ogni caso il proposito è di far giungere le mascherine ai cittadini entro Pasqua, un tempo ristrettissimo, appena 3 giorni. “Il tempo è veramente poco, ma ci rendiamo conto che molti ne sono ancora privi e sono necessarie”, sempre Mezzacapo.

In tutto sono 2 milioni le mascherine che saranno ripartite per ciascun Comune capoluogo in base alla popolazione residente: a Bologna andranno 455.000 dispositivi, a Ferrara 155.000, a Forlì-Cesena 177.000, a Modena 315.000, a Parma 203.000, a Piacenza 129.000, a Ravenna 175.000, a Reggio Emilia 239.000 e a Rimini 152.000. La distribuzione sarà garantita attraverso i Comuni e in base a linee guida predisposte dalla Regione insieme ad Anci Regionale, Associazione comuni, e Upi, Unione province italiane.

Nelle linee guida si trovano indicazioni per la preparazione e la distribuzione delle mascherine che vengono consegnate in pacchi da 50 e andranno imbustate singolarmente con una procedura in grado di garantire la massima sicurezza sotto il profilo igienico-sanitario. I Comuni potranno orientarsi verso una distribuzione presso esercizi commerciali - con il supporto di protezione civile e volontari - dando priorità alle fasce deboli, oppure decidere per il recapito direttamente al domicilio o adottare un sistema misto, sempre evitando qualsiasi tipo di assembramento.

Due i criteri previsti: distribuzione orizzontale (per i piccoli centri una mascherina a ogni famiglia, con il supporto del volontariato per la distribuzione) o selettiva per i comuni più popolosi con l’individuazione dei luoghi più frequentati (ad esempio grande e media distribuzione, negozi e attività commerciali aperte, farmacie, uffici postali, case della salute, associazioni di volontariato…)  e della platea di destinazione (ad esempio over 65, persone fragili dal punto di vista economico/sociale, famiglie con disabili o malati cronici o oncologici, operatori e residenti di case di edilizia popolare, associazioni che si occupano di soggetti a rischio, lavoratori disabili…).

Nelle linee guida infine vengono date indicazioni anche ai cittadini che ricevono le mascherine: come indossarle e toglierle una volta rientrati a casa e il loro smaltimento, che deve essere sempre solo nei rifiuti indifferenziati. Infine, vengono fornite alcune indicazioni: la mascherina non deve essere mai scambiata tra le persone, deve essere riposta in luogo pulito e asciutto e deve rimanere nel contesto domestico/familiare e non utilizzata come dispositivo nei luoghi di lavoro.

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