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Cronaca

Sottrae oltre 80mila euro in banca e poi appicca il fuoco: nei guai un giovane cassiere

Nel pomeriggio martedì si è presentato al comando della compagnia dei Carabinieri di corso Mazzini il responsabile della sicurezza dell’istituto per formalizzare una denuncia di incendio verificatosi all’interno di una loro filiale in città

I Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Forlì, al termine di una serie di accertamenti ed indagini, hanno denunciato in stato di libertà un giovane cassiere di 22 anni, dipendente in una filiale di un istituto di credito in città, con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio ed appropriazione indebita. Martedì pomeriggio si è presentato al comando dell'Arma di corso Mazzini il responsabile della sicurezza dell’istituto per formalizzare una denuncia di incendio verificatosi all’interno di una loro filiale in città, nel corso della mattinata.

Dopo il sopralluogo, i primi sospetti sono stati confermati da un’analitica attività tecnica. Qualcuno dolosamente aveva simulato un malfunzionamento della macchina conta soldi, dalla quale sarebbe partito un inizio di incendio. In apparenza le fiamme, subito spente dagli impiegati presenti in filiale con l’utilizzo di estintori ed acqua, avevano avvolto carte e soprattutto un cospicuo numero di banconote per le quali si stavano eseguendo operazioni di cassa. Gli investigatori però, rilevata la presenza di residui di liquido infiammabile e, analizzato attentamente la macchina, non hanno rilevato alcuna causa di malfunzionamento compatibile con l’incendio.

Pertanto, dopo aver escluso l’origine accidentale della vicenda, acquisite anche le immagini di videosorveglianza, da dove hanno potuto trarre i primi elementi indiziari, i militari hanno provveduto ad ascoltare i vari dipendenti, incrociando le relative versioni. Appurato che nessuna persona dall’esterno aveva violato l’area di lavoro, si sono concentrati sui dipendenti dell’istituto, fino ad individuare il principale sospettato. La caccia all’uomo è risultata infruttuosa poiché del giovane cassiere si erano perse le tracce. Non rispondeva al telefono, non era al lavoro e neppure a casa.

Non avendo ormai scampo, intuito che non era riuscito nel suo intento, all’indomani si è presentato spontaneamente dai Carabinieri con il proprio avvocato, ammettendo la responsabilità dei fatti. Nella circostanza ha spiegato di aver sottratto nel tempo piccole somme di denaro servite per pagare diverse scommesse fatte via internet e di aver utilizzato lo stratagemma per poter giustificare l’ammanco. Da una prima stima la somma complessivamente sottratta ammonterebbe ad oltre 80mila euro.

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