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Cronaca

I 90 anni dello scoutismo forlivese con un puzzle gigante in piazza

Si aprono i festeggiamenti per i 90 anni dello Scoutismo Forlivese. L'Agesci Forlì, conta quasi 2mila iscritti e celebrerà questo compleanno con una serie di iniziative incentrate sullo "Thinking day" di domenica

Si aprono i festeggiamenti per i 90 anni dello Scoutismo Forlivese. L'Agesci Forlì, conta quasi 2mila iscritti e celebrerà questo compleanno con una serie di iniziative incentrate sullo “Thinking day” di domenica. “L’idea di fondo – si legge sul sito dell'Agesci Forlì - è quella di ritrovarsi tutti insieme e di costruire nella piazza della nostra città un grande puzzle che rappresenti pienamente la gioia di 90 anni di presenza nel territorio. Siamo tutti parte di una grande storia, della nostra storia che tutti insieme ri-scriviamo oggi in un grande puzzle”. Saranno 1.800 i pezzi del puzzle.

Scout in festa

Questa ricorrenza viene celebrata a poca distanza dal 22 febbraio, quando nel 1926 fu istituita la “Giornata del pensiero” dalla conferenza internazionale delle guide. Fu scelto proprio il 22 febbraio perchè era la data del compleanno di Baden Powell, fondatore dello scoutismo, e di sua moglie Olawe, allora capo guida del mondo. Nel 1932, in occasione di un’altra conferenza mondiale, si decise di chiedere ad ogni guida del mondo un piccolissimo e personale contributo (un penny) per aiutare lo sviluppo del guidismo in tutti i paesi del mondo, soprattutto quelli più poveri. Il contributo che sarà raccolto a Forlì verrà destinato ai terremotati dell'Emilia tramite il gemellaggio con gli scout di Mirandola e Ravarino.

Si parte già venerdì sera, alle 20.45, al Centro Culturale San Francesco, con l'incontro sul tema “Quando giocavamo a scoutball nel giardino dell'abate”, al quale parteciperà anche il sindaco di Forlì, Roberto Balzani. Sabato pomeriggio il momento sarà dedicato alla cittadinanza attiva. Gli scout lavoreranno sui temi dell'integrazione e dell'ambiente.

Domenica alle 8.30 ritrovo in 4 punti della città, successivamente partenza verso piazza Saffi.  Alle 9.15arrivo ai 4 angoli della piazza. Inizio coreografia, ovvero del percorso guidato finalizzato alla creazione del puzzle all’interno della piazza e consegna del penny.  Una volta terminata la posa del pezzo, i ragazzi ritornano nell’angolo da cui sono partiti e vengono accolti in un cerchio di famiglia felice. Nel pomeriggio incontro sulla storia e le testimonianza dello scoutismo a Forlì.

"In questo particolare momento in cui prorompente ritorna il tema della partecipazione dei giovani alla vita civile - con le opportunità che stanno venendo a mancare a  causa di una dilagante disoccupazione giovanile e con un senso di smarrimento generale tale per cui molti giovani sono portati a guardare al futuro con pessimismo - mi farà particolare piacere incontrare i ragazzi dell’Agesci - afferma il vice presidente della Provincia, Guglielmo Russo -. In occasione del novantennale degli scout, la Provincia di Forlì-Cesena ha l’onore di ospitare, domani pomeriggio, un interessante “esperimento” di cittadinanza attiva, chiamato “Scelta Politica”, con la simulazione, sugli scranni del Consiglio Provinciale, di un consiglio formato da giovani scout dai 16 ai 21 anni, che tratteranno all’ordine del giorno tematiche assai importanti anche per noi “adulti” quali immigrazione, gestione del disagio, rifiuti e raccolta differenziata. Come mi è stato chiesto, a questi giovani darò soltanto un inquadramento generale su come avviene una discussione in un’assise istituzionale, per poi lasciare libera la loro espressione".

Conclude Russo: "Voglio associare quest’iniziativa – di cui ringrazio l’Agesci – alla situazione complessiva del Paese perché nel suo piccolo questa ci indica la necessità di fare una scommessa sui giovani prima di tutto favorendo in loro la piena partecipazione ad una cittadinanza attiva, italiana ed europea. Per ripartire dobbiamo anche sostenere le occasioni in cui si possono formare i cittadini di domani, in alleanza con le istituzioni educative quali ad esempio l’Agesci, che si trovano in trincea sulle problematiche giovanili e che possono dare un prezioso contributo alle Istituzioni per interpretare le priorità e il sentire delle nuove leve".

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