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Venerdì, 29 Settembre 2023
Diocesi

Dieci anni di Adorazione Eucaristica Perpetua: sabato la chiusura delle celebrazioni affidata a monsignor Erio Castellucci

A Forlì, l’AEP è ufficialmente iniziata il 22 luglio 2013, al termine della messa di intronizzazione presieduta dall’allora vescovo di Forlì-Bertinoro. monsignor Lino Pizzi

Sarà l’arcivescovo di Modena Nonantola e Carpi, mons. Erio Castellucci, a presiedere, sabato alle 21, nella chiesa di Villanova, la messa conclusiva del decennale dell’Adorazione Eucaristica Perpetua. A Forlì, l’Aep è iniziata il 22 luglio 2013, alle 22, al termine della liturgia di intronizzazione presieduta dall’allora vescovo di Forlì - Bertinoro monsignor Lino Pizzi. Da quel momento, in base al principio “tutti i giorni, tutte le ore”, eccetto alcuni mesi di sospensione nel 2020 all’apice della pandemia, non si è mai arrestata. Merito di decine di “fedelissimi” che hanno mantenuto l’impegno di un'ora fissa la settimana, e dei 20 adoratori “jolly” disponibili a coprire le ore rimaste libere nell’arco della giornata. Per 24 ore al giorno e per 365 giorni all’anno, gli adoratori si alternano presso la cappellina di Santa Maria Goretti, posta al piano terra della canonica di Villanova, per trascorrere un’ora in preghiera davanti al Santissimo Sacramento. Ma c’è anche un numero indefinito di persone che passa e si ferma, anche solo per pochi minuti.

Gli “innamorati dell’Eucarestia” sono di tutte le età e svolgono le attività più disparate: studenti, impiegati, dirigenti e operai. L’idea di fare adorazione perpetua anche a Forlì fu del parroco di Villanova don Davide Brighi, che mise a frutto tre mesi di predicazione del missionario argentino padre Justo Antonio Lo Feudo. Il sacerdote sudamericano visitò tutte le parrocchie del vicariato Forlì Ovest e Forlì Sud Ovest, da San Lorenzo in Noceto a San Pio X, partendo proprio da Villanova. Questo spiega il ruolo di capofila diocesano della comunità guidata da don Brighi. “L'adorazione eucaristica – spiega il sacerdote - appartiene alla tradizione della Chiesa ed è sollecitata in modo chiaro da tutti i pontefici, compreso papa Francesco. Non si tratta di un movimento nuovo, ma di un impulso all’evangelizzazione che attinge da ciò che di più prezioso ha ricevuto la Chiesa, il dono di sé che Gesù ha inaugurato la sera dell'ultima cena”. “L’AEP – dichiara il coordinatore Loris Vitali - ha sicuramente un merito: in tempi in cui le nostre chiese sono spesso chiuse, una cappella sempre aperta per chiunque ci voglia andare a qualsiasi ora del giorno o della notte, è come le braccia sempre aperte di Gesù, disposto ad accogliere tutte le persone, nella sua misericordia”.

Per il Beato Carlo Acutis, l’Eucaristia è l’autostrada per il cielo. Papa Benedetto XVI affermava che l’adorazione non è un lusso, ma una priorità. “Abbiamo bisogno – continua Vitali - di riscoprire la preghiera, la contemplazione, scoprendo la bellezza e la ricchezza dell’incontro con Dio, facendo esperienza diretta di Dio, entrando in intimità con Lui e desiderando di conoscerlo sempre più. È lo stupore di chi sa che Dio è qui! Veramente qui!”. In questo momento ci sono diverse ore vuote in diversi giorni della settimana, che vengono coperte da un gruppo di adoratori che si rendono disponibili grazie ad un gruppo whatsapp dedicato. “Le modalità per l’adorazione sono principalmente tre: aderire personalmente con un’ora fissa alla settimana, aderire anche come gruppo in cui si copre sempre un’ora ma turnandosi, entrare nella chat whatsapp degli adoratori”. Per qualsiasi informazione in merito all’AEP forlivese, è possibile telefonare al 347.4482997. 

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