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Cronaca Forlimpopoli

Ritorna il Centathlon Edu, un torneo di cento prove su tutto lo scibile con squadre miste alunni-prof

La novità della seconda edizione sarà la partecipazione a squadre miste composte da alunni, prof e genitori

Visto il grande successo della scorsa prima edizione, l’Istituto Alberghiero “P. Artusi” di Forlimpopoli torna ad ospitare l’appuntamento con Centathlon Edu, un torneo di cento prove poliedriche che consentirà all’intera comunità scolastica di vivere un’esperienza ludico-educativa costruita con le tecniche della Gamification. Si tratta di “giochi” che spaziano nello scibile delle varie intelligenze, appositamente selezionati per fare in modo che tutti, docenti, studenti, genitori possano partecipare ed essere in grado di superarli senza alcuna preparazione atletica o titolo di studio, sfruttando tutte le proprie abilità, tra cui l’intelligenza motoria, linguistica, musicale, matematica.

L’evento si svolgerà martedì dalle 10 alle 15.50 per turni presso il Parco Urbano di Forlimpopoli nei pressi dell’istituto. La novità della seconda edizione sarà la partecipazione a squadre miste composte da alunni, prof e genitori che si sfideranno con prove ideate e tarate sulla specificità delle competenze al centro dell’offerta formativa artusiana. Ad esempio, una delle prove, “odorama”, consisterà nel riconoscere spezie e prodotti alimentari semplicemente annusandoli, un’altra, “pallauovo”, vedrà i partecipanti sfidarsi in un palleggio di uovo fresche e nella stima della lunghezza di una salsiccia o del peso di una caciotta, e poi la corsa dei camerieri coi vassoi con bicchieri di plastica pieni d’acqua, e ancora il quiz su ricette di aperitivi, le degustazioni al buio, assaggia l’ingrediente e indovina cos’è, il riconoscimento di erbe/ortaggi/cibi attraverso la foto.

“Contiamo che anche quest’anno sarà una giornata spensierata e serena – commenta Mariella Pieri, dirigente scolastico dell’Istituto Artusi – occasione per scoprire il gioco come un divertimento serio e opportunità per apprezzare la scuola come comunità e tessuto di relazioni in cui il gioco diventa collante sociale. Sarà una festa di fine scuola e un ritorno alla normalità, facendo qualcosa di nuovo, di diverso, e soprattutto facendolo tutti insieme. L’anima del Centathlon può infatti essere una grande metafora di come, dopo i periodi di limitazioni e isolamento confinati in una dimensione piatta come quella di un videogioco o della DAD, ora ci stiamo riappropriando del mondo reale, dove occorre riprendere familiarità con le leggi naturali che lo governano.

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