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Cronaca

Lions Club Forlì Host: alla presidenza si insedia Foster Lambruschi 

La cerimonia di passaggio delle consegne avverrà nel corso della conviviale in programma nella serata di sabato, che si terrà, come di consueto, presso il Grand Hotel di Cesenatico. Sarà anche l'occasione per trarre un bilancio delle attività promosse

Sarà Foster Lambruschi ad assumere la presidenza del Lions Club Forlì per l'anno sociale 2019/2020 subentrando ad Andrea Mariotti. La cerimonia di passaggio delle consegne avverrà nel corso della conviviale in programma nella serata di sabato, che si terrà, come di consueto, presso il Grand Hotel di Cesenatico. Sarà anche l'occasione per trarre un bilancio delle attività promosse che, viene evidenziato, "sono decisamente tante e tutte portate a termine con risultati soddisfacenti". Era il 26 ottobre 1957 quando il Lions Club Forlì Host ricevette la "charter", il documento che ufficializzava la sua ammissione all'organismo internazionale dei Lions.

I soci erano 31, oggi sono 118 (uno dei Club più numerosi d'Europa e non solo) e l'associazione è sempre più protesa a radicarsi nel tessuto cittadino forlivese. Nel corso degli ultimi vent'anni, in considerazione dell'alto numero di soci che consente di destinare oltre 30 mila euro per i vari service, il club ha promosso importanti restauri di opere d'arte come quelli effettuati sull'affresco "Il Pestapepe" e sul quadro della "Madonna del Latte", entrambi conservati in Pinacoteca, sul monumento a Giovan Battista Morgagni, sulla tribuna dell'altare della cappella della Madonna del Fuoco in Duomo.

Ha contribuito al restauro del portale della chiesa del Carmine, del dipinto murario posto sopra la porta di accesso della Chiesina del Miracolo e ai lavori di ristrutturazione del monastero delle Suore Clarisse di San Biagio, solo per citare gli impegni più importanti portati a termine. Senza dimenticare il contributo dato per il restauro del Monumento ai Caduti dell'11° Reggimento Brigata Casale e per l'allestimento come sala polifunzionale dell'ex Chiesa di Sant'Antonio Vecchio, ora Sacrario dei Caduti Forlivesi di tutte le guerre.

Un altro importante restauro, sempre finanziato dal Lions Club Forlì Host, è in fase si esecuzione sull'opera "Madonna con Gesù Bambino", di pittore fiorentino del XVI secolo fortemente influenzato dagli stili di Jacopo Pontorno e Angelo Branzino, conservata presso la Chiesa di Santa Lucia.  
Il Club ha promosso altresì numerosissime inziative di carattere benefico nei confronti delle persone più bisognose e delle associazioni cittadine che operano in campo sociale, come l'acquisto di due mezzi, uno donato dieci anni fa all'Associazione Volontari per l'Ammalato di Forlì per il trasporto di persone con disabilità, mentre il secondo è stato consegnato pochi mesi fa all'Istituto Oncologico Romagnolo per il trasporto degli ammalati verso i luoghi di cura, l'installazione di attrezzature ginniche per la zona fitness del parco urbano "Agosto Franco", la realizzazione degli arredi della prima cucina del Villaggio Mafalda di via Dragoni e per la palestra del carcere, nonché l'acquisto di tre defibrillatori per altrettante palestre cittadine.

Due anni fa ha donato un cane guida a un non vedente ed ha raccolto fondi per le popolazioni terremotate del Centro Italia e per la Caritas diocesana. Ha sostenuto diverse iniziative culturali e musicali: le ultime in ordine di tempo sono state il festival europeo "La musica un ponte fra i popoli", promosso da Ipsia Acli Forlì-Cesena; "Adotta un musicista", l'annuale concorso nazionale rivolto ai giovani voluto dalla locale Associazione Amici dell'Arte, e "Un poster per la pace", altro concorso rivolto ai giovani studenti avviato tredici anni fa nella nostra città dall'indimenticato artista Francesco Giuliari. 

Nel corso degli ultimi anni i soci del Forlì Host, unitamente ai soci di altri club Lions cittadini, grazie a programmi ideati da Filippo Tadolini e Gabriele Zelli, hanno tenuto aperto con successo il Museo Romagnolo del Teatro e del Risorgimento per gran parte del periodo di svolgimento delle grandi mostre presso i Musei di San Domenico durante le domeniche pomeriggio. Per attuare questi e tutti gli altri service sono stati impegnati nel corso degli ultimi vent'anni oltre 600 mila euro. Da sottolineare inoltre l'apporto di idee e di proposte che scaturiscono durante le oltre trenta inziative annuali, tra i meeting riservati ai soci e le manifestazioni pubbliche di raccolta fondi e di sostegno a iniziative di carattere benefico. 

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