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Lotta ai tumori maligni, sulla prima rivista mondiale di epatologia uno studio made in Forlì

Sul Journal of Hepatology, la prima rivista mondiale di epatologia, uno studio del professor Giorgio Ercolani e del professor Alessandro Cucchetti dell'ospedale di Forlì

Uno studio del professor Giorgio Ercolani e del professor Alessandro Cucchetti dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì - realizzato in collaborazione con l'istituto Nazionale dei Tumori di Milano - pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Hepatology. Lo studio è stato condotto con lo scopo di valutare l'adeguatezza della linfadenectomia nel colangiocarcinoma intra-epatico. Si tratta di un tumore maligno che origina dai dotti biliari intraepatici e corrisponde a circa il 10-15% di tutti i tumori primitivi del fegato.

In Italia la sua incidenza è aumentata da 0,5 per 100.000 a 1,2 per 100.000 abitanti negli ultimi 30 anni. La maggiore incidenza si osserva tra la sesta e la settima decade di vita, con un rapporto maschi/femmine di 2:3. E' un tumore a decorso subdolo, spesso asintomatico ed i pazienti di solito non hanno sintomi anche con grandi masse epatiche. La diagnosi è pertanto spesso tardiva non consente la chirurgia in tutti i pazienti ma in coloro che possono essere operati il trattamento rappresenta l'unica possibilità di cura da questo tumore (https://site.unibo.it/chirurgia-generale-forli/it/cosa-facciamo/tumori-del-fegato).

L'asportazione del tumore può essere associata o meno alla rimozione deilinfonodi loco-regionali, ossia le stazioni di drenaggio che dal fegato portano la linfa nel circolo sistemico. "Fino ad oggi, non c'era evidenza che una linfadenectomia più o meno estesa potesse portare ad allungamento della sopravvivenza dei pazienti, ed il numero e le stazioni linfonodali da rimuovere rappresenta tutt'oggi un tema dibattuto in letteratura scientifica", afferma Ercolani, direttore del Dipartimento Chirurgico di Forlì (Ausl Romagna) e professore ordinario di Chirurgia all’Università di Bologna.

"Siamo stati contattati dalla Chirurgia Epatobiliare e dei Trapianti dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano - prosegue Ercolani - diretta dal professor Vincenzo
Mazzaferro, per analizzare i dati clinici di oltre 700 pazienti operati in cinque diversi ospedali italiani e trovare una risposta a questo quesito". L'analisi è stata condotta con rigoroso metodo scientifico dal professor Cucchetti, in forza all'Unità operativa di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate dell’ospedale di Forlì, ha l'abilitazione scientifica a professore ordinario (Prima Fascia), con l'obiettivo di produrre una evidenza il più robusta possibile riguardo la possibilità che una linfadenectomia estesa possa essere di beneficio ai pazienti.

"I risultati dimostrano che in caso di metastasi linfonodali all'esame istologico, coloro che sono stati sottoposti alla asportazione di 6 linfonodi o più, hanno un aumento della sopravvivenza libera da malattia di circa il 40% rispetto ai pazienti che avevano rimosso meno di 6 linfonodi - illustra -. E' stato osservato anche un aumento di circa il 20% della sopravvivenza globale dei pazienti", aggiungendo come "questi risultati hanno un peso particolare in alcune categorie di pazienti, come quelle con tumori relativamente più piccoli, con marcatori tumorali bassi e senza epatopatia sottostante".

"In questo importante studio si è messo in evidenza come sia ormai necessario un cambio di paradigma nella chirurgia del colangiocarcinoma, estendendo la linfadenectomia come standard di servizio in casi selezionati con lo scopo ultimo di migliorare l'outcome di questi pazienti", conclude il professor Ercolani. "La Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica dell'Ospedale Morgagni- Pierantoni vede ogni anno crescere sempre di più il proprio volume di attività, e questo è il servizio migliore che dobbiamo offrire ai nostri pazienti affetti da colangiocarcinoma". L'articolo è disponibile sul Journal of Hepatology, prima rivista mondiale di epatologia con un impact factor di 30 (https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(22)03158-0/fulltext). 

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