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Cronaca

La lotta della prof contro il cancro, "La malattia è in progressione. Ma non voglio fermarmi. La pace arriverà"

Continua la battaglia della professoressa riminese, ricercatrice in statistica e docente al Campus di Forlì, contro una forma particolarmente aggressiva di cancro al seno

Luisa Stracqualursi non si arrende. Continua la battaglia della professoressa riminese, ricercatrice in statistica e docente al Campus di Forlì, contro una forma particolarmente aggressiva di cancro al seno. Ma nel nuovo aggiornamento pubblicato sulla pagina Facebook "Luisa Vive", che segue quello pubblicato pochi giorni prima di Natale, non arrivano buone notizie, anche se "non mi fermo. Non voglio fermarmi".

La lezione di vita della prof: "Aiutare chi sta peggio dà forza"

La battaglia

Colpita da un carcinoma al seno in stadio terminale, ha dato una lezione di vita ai suoi studenti (raccontata nel libro "Cento perle tra le onde"), senza mai gettare la spugna. Per affrontare una trasferta negli Stati Uniti e accedere a una cura basata sull’immunoterapia sperimentale, Luisa non ha esitato a chiedere aiuto e ha lanciato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme. In questa battaglia è stata supportata con raccolte fondi e gesti di solidarietà da parte anche di diversi personaggi famosi, dal mondo dello sport a quello dello spettacolo, fra cui Valentino Rossi. Una sfida che in tanti hanno abbracciato, seguendo passo passo le difficoltà affrontate dalla professoressa con tenacia e coraggio.

Era il 23 novembre del 2020 quando annunciava di essere "riuscita a fermare la malattia". "Non sono clinicamente guarita, ma la malattia che non si arrestava neppure sotto svariate chemioterapie oggi si è fermata - scriveva -. Non ho progressione e da marzo del 2020 ho interrotto la chemioterapia". Nell'ottobre del 2021 un nuovo aggiornamento: "la malattia è in remissione e io sto continuando, con tanta gioia, a insegnare. Oggi la mia quotidianità non è semplice: è fatta di continui esami, visite e controlli, dovuti anche ai nuovi disturbi, purtroppo tutt'altro che trascurabili, derivanti dalle terapie a cui mi sono sottoposta. Cerco però di non far mai venir meno il sorriso". A febbraio 2022 aveva confessato "una nuova metastasi", rilevata da una biopsia, spiegando che "nei mesi che seguiranno se ne valuterà l'entità e si potrà capire meglio se vi sono possibilità per arrestare ancora una volta il male".  

La battaglia contro il cancro della prof coraggio: la nuova metastasi

Il libro

Nella primavera del 2022 nel frattempo Luisa ha visto la pubblicazione del suo libro "Guardare l’impossibile, vedere l’improbabile e creare l’incredibile", nel quale racconta la sua "remissione nel cancro avanzato contro ogni probabilità", mettendo nero su bianco le cure sperimentali affrontate, i percorsi nutrizionali, le terapie alternative alla spiritualità e alla religione. Un percorso simile alla scalata dell’Everest, ma "persino l’Everest, anche se con immensa difficoltà, si può scalare, l’importante è non ritenerla un’impresa “impossibile”". "Ogni qualvolta passiamo dall’impossibile all’improbabile, si apre dinanzi a noi uno spazio, per quanto piccolo, di possibilità, che ci dà forza e speranza - spiegava -. Oggi sappiamo che la remissione completa e duratura nel cancro avanzato non è impossibile, è solo estremamente improbabile".

"La malattia è tornata"

A pochi giorni dal Natale Luisa ha aggiornato sulle sue condizioni: "A volte la vita mette alla prova, più di quanto avremmo mai potuto immaginare. A volte sentiamo la vita crollarci dentro, nel profondo. Nelle ultime settimane è successo anche a me: la malattia è tornata. Ma tutto è parte di un quadro più ampio, dove ogni nostro dolore, ogni nostra gioia, ogni nostro stato d'animo trova il suo posto e la sua ragion d'essere. Consapevoli che il dolore non durerà per sempre. E che aiutare un altro, che magari sta peggio, aiuta non solo l'altro, ma ancor di più noi. A Natale io farò proprio questo, perché non importa quanto dolore portiamo dentro: aiutare l'altro fa stare meglio e dà forza". 

"Non mi fermo"

Sono tanti coloro che sostengono Luisa, anche sui social. "Le terapie iniziate a dicembre non hanno sortito alcun effetto e la malattia è tuttora in progressione - le parole pubblicate il 22 marzo -. Su suggerimento dell'oncologo, a febbraio ho iniziato una nuova chemioterapia, che ha richiesto l'innesto di un "port" per le infusioni settimanali. In alcuni giorni gli effetti collaterali sono in qualche modo sopportabili, in altri giorni faccio fatica: tanta fatica".

Ma Luisa resiste "camminando, zoppicando, a volte anche strisciando. Ma non mi fermo. Non voglio fermarmi. Perché, qualunque cosa accada, al buio della notte segue la luce dell'alba: sempre. Al freddo dell'inverno, il tepore della primavera. Non importa quanto doloroso possa essere il cammino: i momenti di serenità e di pace arriveranno. Ed è questa certezza che mi dà fiducia nel futuro". 

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