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Terremoti

Lunghi secondi di paura, sveglia con il terremoto: altra forte scossa in Romagna

Sabato un’altra forte “botta” dopo quella di giovedì alle 11.45

“Una scossa sussultoria”. Continua lo sciame sismico in Romagna, interessato da diversi giorni da scosse di terremoto. Sabato a dare la sveglia alle 6.32 un’altra forte “botta”, che segue quella di giovedì alle 11.45. L'epicentro è stato localizzato dalle strumentazioni dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sempre nella pianura Cesenaticese, tra Cella e Sala di Cesenatico. L'intensità è stata di 4.1 Richter, con ipocentro a 18 chilometri di profondità. La stessa di giovedì. Il movimento tellurico è durato poco meno di dieci secondi. Alle 6.38 e 6.46 sono seguite due deboli repliche di magnitudo 2.2. Poi alle 9.20 una nuova scossa di magnitudo 2.6 Richter. La linea ferroviaria Bologna-Ancona è stata sospesa tra Villa Selva e Rimini dalle 6:45 in via precauzionale per verifiche tecniche.

Subito tantissime le testimonianze sulla pagina Facebook di ForliToday. "È' stata pesante, mi sono svegliata col letto che dondolava", scrive una lettrice. "Una bruttissima sensazione, col sonno poi", scrive un altro. Dal 23 gennaio scorso gli strumenti dell'Ingv hanno registrato più di venti scosse, molte delle quali di magnitudo inferiore a 2. Nella notte tra venerdì e sabato la terra è tremata alle 3, con epicentro nella stessa area interessata dallo sciame e con magnitudo 1.8 Richter, mentre venerdì i sismografi hanno vibrato sei volte, con la scossa più intensa nel pomeriggio di magnitudo 2.8 Richter.

Consultata nei giorni scorsi dal giornalista Gerardo Muollo di CesenaToday, Silvia Pondrelli, esperta della sezione di Bologna dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), ha spiegato il fenomeno naturale con cui abbiamo fatto i conti giovedì dopo la scossa di magnitudo 4.1. "Dobbiamo essere consapevoli che la terra si muove sotto i nostri piedi, e l'area colpita è adiacente alla catena appenninica. L'Appennino è vivo e in evoluzione, questo può generare eventi sismici che in questa zona restano nell'ambito di una magnitudo moderata (4.0). Se la scossa fosse stata di una magnitudo 5.0 avrebbe generato una energia 30 volte superiore. Non vanno ovviamente sminuite la percezione e la paura che le persone hanno avuto, ma noi consideriamo una magnitudo forte da 6.0 Richter a salire. E' ovvio che quando si vede tremare tutto ci si spaventa, anche se le persone erano attente, considerato che c'erano state delle scosse minori in mattinata".

"Facendo una selezione degli ultimi 90 giorni in un'area di cinquanta chilometri dall'epicentro della scossa odierna notiamo che ci sono stati 20 eventi sismici. Per avere nella zona colpita in questi giorni un terremoto più forte bisogna tornare addirittura all'11 agosto 1483 quando la magnitudo stimata fu 5.7. C'è da dire che la  pericolosità sismica di questa area è considerata medio-alta”. Guardando la sismicità recente dal 1985 ad oggi, si nota nelle vicinanze dell’epicentro di questa mattina un evento di magnitudo comparabile (4.0) avvenuto il 13 ottobre 2010. Le scosse di magnitudo 4.1 di giovedì e sabato sono state ampiamente avvertite in gran parte della Romagna soprattutto nelle aree costiere.

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