"Si può studiare e imparare a qualunque età", la lezione di mamma Yacira: diploma da centista a 44 anni
Yacira Labarcena, all'età di 44 anni, ha conseguito all'istituto professionale "Ruffilli" il diploma col massimo dei voti
Lo studio e la volontà di imparare e allargare gli orizzonti delle proprie conoscenze non hanno età. Lo dimostra Yacira Labarcena, che all'età di 44 anni ha conseguito all'istituto professionale "Ruffilli" il diploma col massimo dei voti. Originaria di Cuba, vive a Forlimpopoli, è sposata con Egidio ed ha una figlia di 14 anni, Penelope. "Sono una mamma felice, amo stare con la mia famiglia e con gli amici - racconta di sè -. Mi piace fare sport, camminare all’aria aperta ed ascoltare musica classica".
Yacira, qual è l'insegnamento più grande che ha ricevuto dal Ruffilli?
"L’insegnamento più grande che ho ricevuto dall’Istituto Ruffilli è che si può studiare e imparare a qualunque età. Io ho 44 anni e dopo vent’anni di lavoro prima come cameriera e dopo come imprenditrice, ho deciso di studiare una professione e per cominciare ho preso la maturità. L'Istituto Ruffilli è un’ottima scuola e offre diversi percorsi di studio con insegnanti magnifici, disposti a offrire tutto il loro sapere. Inoltre, per me poter frequentare una scuola serale dopo il lavoro è stata un’opportunità grandiosa, che non esiste in tutti i paesi. L’Italia offre per gli stranieri diversi percorsi di studi gratuiti, per favorire l’integrazione sociale e il Ruffilli è uno ’esempio".
Come è stato il rapporto con i professori ed i suoi compagni di classe?
"Il rapporto con i miei professori è stato reciproco, loro mi hanno insegnato a pormi delle domande e incentivato a cercare delle risposte, generando curiosità e amore per il sapere e la conoscenza. Penso che fare l’insegnante sia uno dei lavori più difficili al mondo e per questo vorrei ringraziare a tutti i professori e in particolare ai miei insegnanti: Mariarita Castellani, Angela Anzalone, Vallicelli Maicol, Nicosia Salvatore, Marzocchi Alessandra, Elisa Errani, Antonella Parmizio, Riccardo Di Blasio e Angela Bibartan e la Preside della scuola. Io ho perso mia madre a 18 anni e a 21 sono arrivata in Italia, ho cercato mia madre, fuori di me per tanti anni. La scuola mi ha insegnato a rivolgere gli occhi verso il mio interiore e quando l’ho fatto non ho trovato mia madre, ma ho trovato tante madri, tutte le mie insegnanti, conoscente e amiche e ho trovato tanti fratelli, che sono miei compagni e amici. Ora sono ricca dentro di me, grazie anche a loro".
L’esperienza più bella di questi cinque anni?
"Ho frequentato il corso serale del Ruffilli e sono stata insieme a giovani e adulti. L’esperienza più bella è stata a livello sociale, ho avuto l’opportunità di inserirmi in un ottimo gruppo di classe, con ragazzi adorabili ed esperienze di vita diverse, ma con un unico obiettivo, di prendere la maturità. Abbiamo cantato e ballato insieme ed io sono felicissima di aver avuto l’opportunità di condividere con loro e con i professori questa esperienza unica".
Come ha affrontato la maturità?
"Serenamente, forse per l’età. Non sono stata così quando ero ragazzina, ora mi sento matura e responsabile. La maturità è un bellissimo traguardo, perché ti mette alla prova e ti porta a prendere delle decisioni importanti.
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla pandemia prima e nell’ultimo periodo dall’alluvione. Come li ha vissuti?
"La pandemia di Covid l’ho vissuta bene. Non ero mai stata chiusa in casa per così tanto tempo, ma ho trovato il modo di passare il tempo facendo cose piacevoli. Per prima cosa, sono potuta stare vicina a mia figlia e seguirla negli studi, poi ho imparato a fare dei piatti nuovi in cucina, ho comprato solo le cose che veramente mi servivano e ho vissuto con amore la mia casa. Per quanto riguarda l'alluvione né la mia famiglia ne miei amici abbiamo avuto delle difficoltà in casa, ma mi è dispiaciuto molto per le persone che sono state allagate. Sono andata a Cesena a trovare mia suocera e ho potuto vedere la situazione quanto era critica e ho provato compassione. Mi ha fatto molto piacere vedere i giovani fare volontariato e dedicare il loro tempo agli altri".
Proseguirà con gli studi o ha in mente altri progetti per l’immediato futuro?
"Si, continuerò con gli studi. Sarà impegnativo far combaciare l’Università, il lavoro e la famiglia, ma l’arricchimento personale è così grande che mi incuriosisce".