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Cronaca Castrocaro Terme e Terra del Sole

A Castrocaro assemblea pubblica per valutare il progetto dei nuovi locali parrocchiali

La proposta è ricavare alcune stanze dagli scantinati del vecchio convento francescano, per adibirli alle attività di giovani e ragazzi

A Castrocaro Terme assemblea pubblica per i nuovi locali parrocchiali. “Se hai a cuore il bene della tua comunità, ti aspetto”. Giovedì, alle 20, nella chiesa dedicata ai santi Nicolò e Francesco è in programma l’incontro di presentazione del progetto di ristrutturazione e risanamento conservativo dei locali sotterranei del complesso parrocchiale. La proposta è ricavare alcune stanze dagli scantinati del vecchio convento francescano, per adibirli alle attività di giovani e ragazzi.

La Conferenza Episcopale Italiana-C.E.I. ha già stanziato 185.000 euro dai fondi dell’otto per mille: adesso si tratta di trovare gli altri 102.785,65 a carico della parrocchia, necessari all’avvio dei lavori. Presenterà il progetto l’architetto Giulia Mancini, che si avvarrà della proiezione di immagini e di video. “Il nostro desiderio – si legge nel notiziario parrocchiale - è cercare di capire la fattibilità di questo intervento, già pensato da alcuni anni, ma di fatto mai comunicato alla collettività”. L’intendimento del parroco don Urbano Tedaldi è avviare i lavori col maggior numero possibile di adesioni da parte della popolazione.

“Deve essere proprio il pensiero e l’opinione di ogni parrocchiano ad esprimere il desiderio di costruire il futuro della comunità, che non si presenta roseo, vista la progressiva diminuzione dei preti nella nostra vallata, ma anche la totale assenza dei giovani nella parrocchia - viene aggiunto -. Vogliamo ragionarci insieme per decidere se e come rendere fattibile questo progetto”. La prima citazione di una chiesa a Castrocaro, alla quale era annesso un convento dei frati minori francescani, risale al 1280 ed è da ricercarsi nel testamento di Rinieri da Calboli. La chiesa di SS. Nicolò e Francesco risale al 1398. Nel 1439 venne realizzata la sacrestia, seguita da un rimaneggiamento del tempio nel 1520.

La consacrazione venne celebrata nel 1727 dal vescovo di Forlì Tommaso Torelli, mentre tra il 1752 e il 1756 furono eseguiti importanti lavori di ristrutturazione. Nel 1783 il convento venne soppresso per decreto del granduca di Toscana Leopoldo II d'Asburgo-Lorena e contestualmente la chiesa fu eretta a parrocchia. Il tempio attuale risale ad un rifacimento operato nel 1932, seguito da un'ulteriore risistemazione nel corso degli anni Sessanta. Annesso alla parrocchiale è il campanile, composto da un corpo più antico, risalente al XVI secolo e in pietra, e da uno più recente, aggiunto nel XIX secolo e caratterizzato dalle quattro aperture all'altezza della cella. 

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