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Cronaca Rocca San Casciano

A scuola l'educazione alla cittadinanza passa da "Legal-Mente", avviato il progetto all'Istituto comprensivo Valle del Montone

Si intitola Legal-Mente il progetto avviato in tutte le scuole secondarie dell’Istituto Comprensivo Valle del Montone in questo periodo

Si intitola Legal-Mente il progetto avviato in tutte le scuole secondarie dell’Istituto Comprensivo Valle del Montone in questo periodo, ma non si parlerà solo di legalità. Come afferma la coordinatrice delle attività Prof.ssa Todisco, quando si affrontano le problematiche adolescenziali si tende sempre più a parlare in senso generale senza andare diretti al dunque. E’ perciò che la scuola ha deciso di avvalersi questa volta di un “soldato” in prima linea che quotidianamente si trova a combattere l’illegalità, che ha a che fare sempre di più con il disagio in modo particolare dei giovani, ma che a volte non fa soltanto rispettare le regole cercando di instaurare con loro un vero e proprio rapporto umano e paterno andando oltre il fermo o addirittura l’arresto di questo o quel malfattore a volte poco più che ventenne o ancor peggio minorenne.

Stiamo parlando di Gabriele Bartolini, Ispettore del Comando della Polizia Locale di Rimini, ma originario della cittadina termale di Castrocaro Terme e Terra del Sole, proprio il territorio di riferimento del progetto. L’ispettore, con il supporto dei docenti delle classi terze di Castrocaro, Dovadola e Rocca San Casciano, svilupperà argomenti che vanno dai rischi del fumo, alle droghe, all’alcool con riferimenti anche alla sicurezza in strada, alla guida di qualsiasi veicolo in stato di alterazione (ne abbiamo purtroppo esempi negativi quotidiani) ma anche ad esempio sull’uso e rischio dei petardi, proprio ora che siamo ad Halloween e prossimi al Capodanno. Oltre a tutto ciò gli incontri verteranno però anche sulla legalità connessa alle nuove tecnologie, al bullismo, alle baby gang e soprattutto al cyberbullismo sempre più “subdolo” e diffuso. Le lezioni non avranno tuttavia la caratteristica di frontalità perchè attraverso l’utilizzo di filmati didattici, presi in diretta dalla rete o addirittura con storie concrete raccontando ad esempio una notte di servizio alla Stazione di Rimini, si apriranno veri e propri dibattiti in aula, in cui i ragazzi potranno confrontarsi liberamente tra loro e chiedere chiarimenti all’esperto.

Nei primi incontri Bartolini, ha già dovuto rispondere alle numerose domande dei ragazzi, alcune anche complesse come ad esempio quella in cui si chiedeva come mai sui pacchetti di sigarette c’è scritto che fumare può portare alla morte e poi le sigarette vengono vendute dai Monopoli dello Stato o come la droga, da un semplice spinello, può portare ad una dipendenza infinita e purtroppo spesso letale. Indirettamente quindi, conclude la Prof.ssa Todisco, si andranno a toccare argomenti legati comunque al ben-essere della persona, attraverso riflessioni e considerazioni anche sulle piccole comunità in cui probabilmente le ingerenze esterne sono più controllabili e smascherabili, non dimenticando mai però che, a breve, i ragazzi verranno catapultati nelle grandi città e si ritroveranno, spesso soli, ad affrontare situazioni quotidiane che, se non conoscono a fondo, li potrebbero portare a sottovalutare i pericoli proprio per quel desiderio di autonomia che fa parte della crescita di ogni essere umano quando mette “il naso fuori di casa”. La scuola si rivela essere dunque anche crescita attiva e consapevole.

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