rotate-mobile
Cronaca Forlimpopoli / Viale G. Matteotti, 54

Una coppia stellare di giovani chef: Romano Gordini e Iside De Cesare conquistano gli ospiti di "CucinArte"

La serata a tavola è stata all’insegna di un intrigante viaggio a quattro mani capace di coniugare influenze ciociare, toscane e spunti romagnoli

È ormai un pubblico affezionato di buongustai dell’arte e della bellezza, non soltanto culinaria, quello che anche martedì scorso si è presentato al terzo appuntamento della rassegna CucinArte, kermesse gastronomico-artistica che esalta il piacere degli occhi e del palato grazie al connubio tra le prelibatezze di chef stellati di fama internazionale e le opere di artisti locali condite da improvvisazioni teatrali in tema. Centocinquanta sono stati gli ospiti che hanno gremito la grande sala dei ricevimenti dell’Istituto Alberghiero “P. Artusi” di Forlimpopoli, sedotti dall’alta cucina familiare in equilibrio tra le golose rusticità e la creatività di classe ideate da una coppia stellare di giovani chef, Romano Gordini e Iside De Cesare.

Lui, un predestinato dell’arte culinaria, forlivese classe ’81, allievo eccellente dell’Istituto Alberghiero forlimpopolese, lei romana, maturità scientifica e studentessa di ingegneria scopertasi chef prima per passione, poi per vocazione e professione, allieva, tra gli altri, di maestri quali Salvatore Tassa e Heinz Beck della Pergola di Roma. Ma galeotta fu la dolce e solatia Romagna, con la Frasca, celebre ristorante di Castrocaro Terme nelle prime colline forlivesi, dove Romano confermava sul campo l’eccellenza della sua formazione artusiana, affinata poi a scuola del maestro Gualtiero Marchesi, e Iside ricopriva il ruolo di chef pasticcere. Da qui, dalla Frasca, quindici anni fa nasce la loro storia, un sodalizio familiare e ai fornelli che, dopo varie esperienze professionali alla corte dei più celebri guru del mondo della ristorazione, li ha fatti approdare a Trevinano, frazione di Acquapendente, provincia di Viterbo, un angolo tranquillo e incontaminato del Centro Italia, fuori dalle rotte turistiche, tra Bassa Toscana, Lazio e Umbria, dove Iside e Romano hanno deciso di stabilirsi, mettere su famiglia e inaugurare nel 2005 La Parolina, ristorante gourmet, che dal 2009 è l’unico della Tuscia a fregiarsi della prestigiosa stella Michelin.

La serata a tavola è stata all’insegna di un intrigante viaggio a quattro mani capace di coniugare influenze ciociare, toscane e spunti romagnoli, fondendo il piacere della tavola e della convivialità attraverso la ricchezza e l’autenticità di prodotti del territorio che si incontrano al crocevia di ecosistemi così vari, la collina, i monti, il lago, il mare e l’aia. Il menù è stato uno splendido racconto a tavola che ha intrecciato le tappe della vita di coppia e professionale di Iside e Romano con molteplici tradizioni regionali reinterpretate dal loro estro creativo, a partire da un’entrée a base di Macaron con paté toscano, crispy cacio e pepe, bon ton di Amatriciana, uovo alla Carbonara 2.0, seguiti da tortellini di Mora romagnola in un “misterioso” brodo progressivo, un prezioso risotto rape e oro con sorbetto di mela verde e zenzero, faraona con salsa leccarda e scalogno glassato per concludere con le tipicità golose dell’Italia squisita e infine un’esplosione di dolcezza con il Rocher targato La Parolina.

Ad accompagnare i piatti stellati i profumi di un Sangiovese superiore offerto dall’azienda agricola Noelia Ricci di Predappio e le note corpose e agrumate di un’albana dolce e secca offerte dalla Tenuta Neri di Carpineta di Cesena. Ingrediente essenziale del successo della serata l’altissima professionalità e competenza di tutta la squadra di docenti e alunni all’opera in cucina, in sala e nell’accoglienza degli ospiti. I sapori di Romano e Iside hanno dialogato in sintonia con le creazioni scultoree in bronzo e ceramica di Franca Rossi e l’arte del filo metallico che attraversa i corpi meccanici, veri e propri ingranaggi pulsanti, degli automi mistici creati da Mavis Gardella, a loro volta capaci di ispirare l’arte fisica e avanguardista del teatro danza messo in scena dal Teatro delle Forchette. “È proprio questo lo spirito di CucinArte - ha commentato soddisfatto il dirigente scolastico Giorgio Brunet - regalare una serata unica, un’esperienza totale capace di riunire a tavola molteplici espressioni artistiche, intessendo insieme storie d’arte e di cucina”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una coppia stellare di giovani chef: Romano Gordini e Iside De Cesare conquistano gli ospiti di "CucinArte"

ForlìToday è in caricamento