Acri: "Già nel 1991 le amministrazioni di sinistra volevano la collezione Verzocchi a palazzo Albertini"
"La deposizione delle firme annunciate dall’ineffabile Consigliere del Partito Democratico Matteo Zattoni appare vie più velleitaria, alla luce della storia recente che riguarda l’ubicazione della collezione Verzocchi"
La deposizione delle firme annunciate dall’ineffabile Consigliere del Partito Democratico Matteo Zattoni appare vie più velleitaria, alla luce della storia recente che riguarda l’ubicazione della collezione Verzocchi, e che avrebbe meritato un maggiore approfondimento prima di arringare le folle e disturbare i cittadini. La copertina della brochure che allego, pubblicata con la prefazione di un predecessore dell’assessore Melandri, Ubaldo Marra, illustra guarda caso l’esposizione della collezione Verzocchi proprio a Palazzo Albertini, curata dalla appassionata competenza del Dottor Mezzomonaco già Direttore degli Istituti Culturali, che proponeva la celeberrima collezione all’abbraccio dei forlivesi dopo che era stata messa in pericolo da un furto perpetrato mentre la collezione era ospitata a Milano nel 1986 e ritrovata dalla Squadra Mobile locale quattro anni dopo a meno del “Pittori di barche”.
Quindi l’amministrazione di sinistra, con buona pace del Consigliere Zattoni, scelse Palazzo Albertini quale location adatta a riportare per la prima volta la collezione nella città natia dell’ideatore. La lettera firmata dalla Signora Verzocchi addobbata di stima verso il Dottor Mezzomonaco, sottrae anche il “condizionale” con il quale l’assessore Melandri prudentemente ipotizzava la benevolenza del mecenate durante la sua risposta ad un recente question time proposto, laddove la Signora Verzocchi esprima la commossa gratitudine per le modalità di esposizione, invitando il Dottor Mezzomonaco a Milano per l’opportunità di raccogliere altri oggetti che potessero arricchire la dotazione affidata al Comune di Forlì. La consultazione di preziose memorie storiche come quella del Dottor Mezzomonaco offrono scrigni di rapporti umani unici e pregiate pagine di storia della cultura della nostra città che consentirebbero di seguire sentieri di consolidata conoscenza che eviterebbero errori di valutazione.
Raffaele Acri
vice Coordinatore Quartiere Resistenza