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Cronaca

Addio a Luciano Ravaglia, pioniere della lotta alla poliomelite nel mondo

Nel 1985, grazie anche al suo contributo, fu lanciato il programma internazionale "Polio Plus" per l'eradicazione della malattia a livello planetario.

È morto giovedì all'Hospice di Dovadola Luciano Ravaglia, l'ingegnere di 94 anni, nato a Forlimpopoli il 13 dicembre del 1923, conosciuto a livello nazionale e internazionale per la sua attività professionale e filantropica. Importante, infatti, è stata l'azione umanitaria svolta nell'ambito del Rotary come pioniere della lotta alla poliomielite nel mondo. Nel 1985, grazie anche al suo contributo e a quello di Sergio Mulitsch di Palmenberg del club di Treviglio, fu lanciato il programma internazionale "Polio Plus" per l'eradicazione della malattia a livello planetario.

Con una vasta opera di vaccinazione e prevenzione su scala mondiale, nel corso degli anni il progetto ha consentito di debellare la malattia al 99%. Per il suo impegno Ravaglia ricevette nel 2015 a Palazzo Albicini il "Regional Service Award for a Polio-free World" da parte del Governatore del Rotary, Paolo Pasini, presente anche il sindaco di Forlì, Davide Drei. “Ricorderemo il suo impegno - afferma il presidente del Rotary Club Forlì, Fabio Fabbri - per il suo servizio nella campagna di vaccinazione di milioni di bambini a cui è stata salvata la vita”.

Recentemente il suo volto era stato inserito nei manifesti della campagna internazionale "End Polio Now" e per la sua azione Ravaglia aveva ricevuto importanti riconoscimenti rotariani. Socio del Rotary Club Forlì dal 1963, era inoltre membro onorario di quelli di Milano-Aquileia e di Treviglio-Pianura Bergamasca. Sulla lotta alla poliomielite e sul contributo di Ravaglia, di recente è stato pubblicato il libro "Vincere la polio. La vera storia" scritto dal medico forlivese Salvatore Ricca Rosellini. A livello professionale l'ingegnere si è distinto per l'impegno nel campo della pianificazione territoriale, delle metodologie di sviluppo e delle grandi infrastrutture.

Si occupò alla fine degli anni Sessanta del progetto di restauro di palazzo Serughi, sede della Camera di Commercio di Forlì, e nel 1970 propose un piano di collegamento ferroviario Forlì-Ravenna per lo sviluppo industriale del territorio. Fra i prestigiosi incarichi ricevuti si ricordano quello di consulente del Congresso di Stato e del Dicastero dei lavori pubblici della Repubblica di San Marino dal 1970 al 1973 e la delega alla conferenza Onu sull'ambiente a Stoccolma nel 1972. Dal 1975 collaborò per otto anni anche con la Regione Lombardia come consulente per le grandi opere. A livello internazionale realizzò il progetto esecutivo dell'Aeroporto intercontinentale di Agadir in Marocco e intrattenne rapporti con il Governo somalo in merito al piano urbanistico di Mogadiscio. Nel 1992 ottenne dal Ministero degli Esteri la direzione scientifica del progetto "Restauro architettura italiana in Argentina 1860/1920", iniziativa che ricevette l'Alto patronato del Presidente della Repubblica italiana.

Nel 1993 Ravaglia fondò la Società Italia-Argentina a Roma e nel 1997 la Fondazione intitolata al forlimpopolese Emilio Rosetti, di cui divenne presidente. Progettista di alcune chiese, fra cui quella di Santo Spirito a Forlimpopoli, l'ultima opera a cui si dedicò fu la chiesa di San Francesco ad Imola. Partecipò pure alla prima conferenza mondiale del turismo a Vancouver nel 1988 e fondò l'Ong "Nuovi spazi al Servire".        

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