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Cronaca

Addio al celebre cardiochirurgo, a Forlì era di casa ed era amico fraterno del maestro Cavicchi

Ne ha dato notizia il maestro Giuliano Cavicchi, noto direttore di varie orchestre in Rai e in Mediaset, cittadino forlivese da oltre sei anni

E’ morto sabato mattina (21 gennaio) nella sua casa di Sarzana il professor Gaetano Azzolina, noto cardiochirurgo di livello internazionale, secondo solo all’illustre prof. Barnard. Ne ha dato notizia il maestro Giuliano Cavicchi, noto direttore di varie orchestre in Rai e in Mediaset, cittadino forlivese da oltre sei anni, il quale aveva ospitato Azzolina nella sua casa di Forlì per più di otto mesi, qualche tempo fa, per il fortissimo rapporto di fraterna amicizia che li legava da tempo.

Nato a Riesi nel 1931Azzolina dopo alcuni anni di professione in Italia si trasferisce negli Stati Uniti, a Sant Louis, dove si specializza in Chirurgia Generale presso l'istituto De Paul Hospital, in seguito si trasferisce alla Baylor University Medical Centre di Dallas in Texas, dove acquisisce la specializzazione di Chirurgia Toracica e Cardiovascolare, fino al 1965. Nello stesso anno si trasferisce nuovamente in Italia, nel bergamasco, dove comincia a esercitare la professione di medico chirurgo presso Ospedale Maggiore di Bergamo, dove fa nascere un nuovo reparto di Cardiodiagnostica Strumentale e della Cardiochirurgia. In questo reparto venivano  per la prima volta operati bambini affetti dalla nascita da malformazioni cardiache o deformazioni al cuore. Infatti Azzolina è stato il primo medico in Italia che si è occupato di fare questo tipo di interventi.  

Nel 1970 diventa primario della Divisione di Cardiochirurgia dell'Ospedale di Massa, e nel 1976 diventa consulente del Centro Toscano di Chirurgia del Cuore e del Torace presso La Casa Cura di Oltrarno in provincia di Firenze. Nel 1985 comincia a insegnare come professore universitario presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa, fino al 1988.

Nel periodo forlivese, il prof. Azzolina, sempre accompagnato dal suo fraterno amico Cavicchi, ha potuto apprezzare con entusiasmo e riconoscenza la sincera cordialità e l’affabilità dei cittadini di Forlì, nonché tutte le peculiarità turistiche, architettoniche, culinarie che la cittadina romagnola sa offrire sempre con trasporto ai suoi visitatori.

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