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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Da cinque anni in adorazione eucaristica non stop

A Forlì, l’Aep, acronimo di Adorazione Eucaristica Perpetua, è iniziata il 22 luglio 2013, nella chiesa di Villanova, al termine della messa di intronizzazione presieduta dal vescovo monsignor Lino Pizzi

Da cinque anni in adorazione eucaristica non stop. A Forlì, l’Aep (acronimo di Adorazione Eucaristica Perpetua) è iniziata il 22 luglio 2013, alle 22, nella chiesa di Villanova, in viale Bologna, al termine della messa di intronizzazione presieduta dal vescovo mons. Lino Pizzi. Da allora non si è più interrotta. Merito dei 330 fedeli che hanno mantenuto l’impegno di un'ora fissa la settimana, e dei 20 adoratori “jolly” disponibili a coprire le ore rimaste libere nell’arco della giornata.

Per 24 ore al giorno e per 365 giorni all’anno, gli adoratori si alternano nella cappellina Santa Maria Goretti, posta al piano terra della canonica, a fianco della chiesa, per trascorrere un’ora in preghiera davanti al Santissimo Sacramento. Ma c’è anche un numero indefinito di persone che passa e si ferma, anche solo per pochi minuti. Per celebrare il quinto anniversario dell’Aep a Forlì, è stata programmata una santa messa per domenica, alle 20.30, presieduta dal nuovo vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza. Seguirà la solenne processione, sempre presso la parrocchiale intitolata a Santa Maria, posta sulla via Emilia a poche centinaia di metri dal confine con Faenza.

L’idea di fare adorazione perpetua anche a Forlì fu del parroco di Villanova don Davide Brighi, che mise a frutto tre mesi di predicazione in loco del missionario argentino padre Justo Antonio Lo Feudo. "L’invito a tutti i fedeli del territorio a dedicare un'ora alla settimana al Signore - scrisse don Brighi sul sito diocesano - è andato sopra le attese: tante persone si sono dimostrate sensibili, ben oltre il nucleo minimale di adoratori". Padre Lo Feudo visitò tutte le parrocchie del vicariato Forlì Ovest e Forlì Sud Ovest, da San Lorenzo in Noceto a San Pio X, partendo proprio da Villanova. Questo spiega il ruolo di capofila diocesano della comunità guidata da don Brighi. Padre Lo Feudo fece breccia anche nelle zone limitrofe: numerosi adoratori fissi sono, infatti, faentini.

“L'adorazione eucaristica – spiega don Brighi - appartiene alla tradizione della Chiesa ed è sollecitata in modo chiaro da tutti i pontefici, compreso l’attuale papa Francesco. Non si tratta di un movimento nuovo, ma di un impulso all’evangelizzazione che attinge da ciò che di più prezioso ha ricevuto la Chiesa, il dono di sé che Gesù ha inaugurato la sera dell'ultima cena”. “Per me – dichiara il coordinatore dell’Aep villanoviana, Loris Vitali – contemplare il Santissimo esposto significa lasciarmi abbracciare da Dio, mettermi nelle sue mani, fare silenzio e dargli la possibilità di entrare nella mia vita per trasformarla. Lui ci chiama in continuazione, ma è nell'adesione libera e fedele che si può instaurare una relazione profonda e fruttuosa".

"In questi cinque anni – continua Vitali, che cura anche il calendario degli adoratori - il numero è rimasto sempre stabile, a sottolineare la serietà con cui è stato assunto l’impegno". Gli “innamorati dell’Eucarestia” sono di tutte le età (con una bella presenza di giovani) e svolgono le attività più disparate: studenti, impiegati, dirigenti e turnisti. "L'Adorazione – conclude Vitali - è un bagno di umiltà che ci permette di apprezzare i doni della vita, di chiedere perdono e di rientrare alla propria casa più paziente, più generoso e più disponibile ad amare gli altri”.

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